Un team internazionale guidato dalla Carnegie Institution for Science ha rintracciato in alcune delle rocce più antiche del pianeta tracce di materiale risalente a 4,5 miliardi di anni fa, antecedente all’impatto gigantesco che ha trasformato la proto-Terra nella Terra attuale. I risultati sono stati pubblicati su Nature Geosciences.
Gli studiosi hanno cominciato l’indagine misurando i rapporti isotopici del potassio in una selezione di meteoriti rinvenuti nel mondo, scoprendo una “firma chimica” diversa da quella tipica dei minerali terrestri moderni. Questa particolarità è stata individuata come una possibile “spia” di frammenti originali del pianeta primitivo.
Per confermare l’ipotesi, i ricercatori hanno esaminato campioni di rocce provenienti da Groenlandia e Canada e lava emessa da vulcani delle Hawaii, dove remoti strati del mantello affiorano in superficie. Dopo aver disciolto i materiali in acido per isolare gli isotopi di potassio, un massiccio spettrometro di massa ha rivelato un deficit nell’isotopo potassio-40 rispetto ai valori consueti della crosta terrestre.
Il gruppo ha quindi condotto simulazioni che riproducono gli effetti dell’impatto cosmico, dell’incessante caduta di meteoriti e dei processi geologici interni – tra cui riscaldamento e rimescolamento del mantello. Le composizioni ottenute alla fine delle prove virtuali coincidono con quelle dei materiali oggi presenti sulla Terra, rafforzando l’idea che il deficit di potassio-40 indichi residui autentici della proto-Terra.