Giulio Speranza presenta “Le mie montagne”, un racconto dedicato al Velino-Sirente

Venerdì 24 ottobre alle 17.30, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre ospiterà la presentazione del volume Le mie montagne. Una storia del Velino-Sirente di Giulio Speranza, terzo e conclusivo capitolo di una trilogia inaugurata con Gran Sasso d’Italia (2020) e proseguita con Majella Madre (2023). L’incontro si svolgerà nella sede di corso Vittorio Emanuele […]

Venerdì 24 ottobre alle 17.30, la Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre ospiterà la presentazione del volume Le mie montagne. Una storia del Velino-Sirente di Giulio Speranza, terzo e conclusivo capitolo di una trilogia inaugurata con Gran Sasso d’Italia (2020) e proseguita con Majella Madre (2023). L’incontro si svolgerà nella sede di corso Vittorio Emanuele II 23 a L’Aquila.

Dialogheranno con l’autore: Stefano Ardito, giornalista ed esperto di montagna; Francesco Lorusso, fotografo paesaggista; Walter Molfese, regista e documentarista. Nel corso dell’evento verrà inoltre proiettato il documentario Casa Madre (2024) di Molfese, realizzato per la Black Aurora Film sulle montagne del Velino-Sirente.

Fotografo paesaggista, docente di banco ottico e geologo, Speranza ha scelto di raccontare questo territorio attraverso lastre di grande formato e pellicole in bianco e nero. Così spiega l’autore:
“Dopo il progetto fotografico sul Gran Sasso, dominato dall’estetica grandiosa del massiccio abruzzese, seguito dalla ricerca sul rapporto tra l’uomo e la montagna, così come emerso da Majella Madre, eccomi infine giunto al terzo ed ultimo capitolo della trilogia: ho deciso di concludere il racconto della mia storia d’amore con l’Appennino Abruzzese tornando alle montagne della mia infanzia, il Velino-Sirente. Tornare quindi là dove è nato tutto per cercare di trovare la sintesi tra l’uomo e la montagna, ovvero raccontare me stesso e le mie emozioni attraverso quelle che sento essere le mie montagne, dove sono le radici più profonde della passione che mi spinge a fare quello che faccio oggi. Ho deciso di chiudere il cerchio andando sempre più in profondità dentro me stesso, per tirare fuori, grazie alla fotografia, l’essenza di quello che mi emoziona dell’essere sulle montagne. In altre parole, rispondere alla fondamentale domanda: “perché amo le montagne?””

Al termine della serata saranno in vendita tutti e tre i volumi della trilogia, firmati dall’autore.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre, attiva ad L’Aquila dal 2004, conserva un patrimonio di circa 200.000 documenti, tra manifesti, cataloghi, monografie e saggi. Dal 2018 occupa gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli, aperto a mostre ed eventi culturali.