Ieri è stata inaugurata l’Area Monumentale della chiesa di San Fortunato a Pinaco Arafranca, frazione di Amatrice. L’intervento, finanziato dal PNRR M1 C3 – azione 2.2, mira a consolidare e valorizzare il rudere dell’edificio, risalente ai secoli XV-XVI, che prima del sisma del 2016 versava già in grave stato di degrado. Proprietà della Diocesi di Rieti (Parrocchia di Sant’Agostino), la chiesa era stata abbandonata a metà Novecento in favore della vicina Santa Maria Liberatrice.
La cerimonia si è aperta con un’escursione organizzata dalla Sezione Cai di Amatrice, che ha raggiunto a piedi l’area monumentale. Monsignor Vito Piccinonna, vescovo di Rieti, ha ufficialmente aperto i lavori di restauro e ha benedetto le cassette contenenti i resti ossei rinvenuti durante gli scavi, collocandoli nell’ossario ipogeo. Erano presenti il parroco don Jhon DF, don Savino d’Amelio, presidente dell’Opera Don Minozzi, e il vicesindaco di Amatrice, Roberto Serafini. Nel corso della giornata si sono susseguiti momenti di musica popolare, danze tradizionali e l’esecuzione di lamenti funebri curata da Susanna Buffa con la voce narrante di Chiara Casarico.
“Il ricordo del passato e di coloro che hanno abitato questi luoghi, sia memoria grata e anche feconda, per un futuro carico di speranza” ha sottolineato il presule, ringraziando quanti sono intervenuti anche dalle frazioni vicine. Roberto Serafini ha aggiunto: “Questo complesso monumentale arricchisce tutta la comunità di Amatrice: ognuno di noi può fare la sua parte e questo recupero ne è la testimonianza”.
A illustrare il lavoro dietro le quinte è stata l’archeologa Emma Moriconi, che ha coordinato il progetto di valorizzazione. “Il coordinamento delle operazioni ha richiesto un approccio articolato e multidisciplinare, con il coinvolgimento di professionisti provenienti da diversi ambiti – ha spiegato – archeologi, restauratori, tecnici e specialisti della logistica hanno lavorato in sinergia, in accordo con la Parrocchia di Sant’Agostino e sotto la supervisione della Soprintendenza competente per territorio”. Un aspetto centrale dell’opera è stato il recupero e il riutilizzo dei materiali originali, per mantenere il legame con la storia secolare dell’edificio. Fondamentale anche la collaborazione con la popolazione locale e con l’Associazione di Pinaco Arafranca.
L’architetta Maria Grazia Fuggetta, responsabile del progetto architettonico e della direzione dei lavori, ha osservato: “Il progetto rappresenta un segno concreto di cura e rinascita, restituendo alla comunità uno spazio in cui passato e futuro si incontrano, a testimonianza della capacità di ricostruire e valorizzare ciò che il tempo e gli eventi hanno trasformato”.
Il 31 ottobre, nella chiesa di Amatrice, sarà illustrato l’intero intervento di recupero e presentata la pubblicazione “San Fortunato: il tempo ritrovato”. Ai partecipanti verrà consegnato un volume in omaggio.