Camerun, venti manifestanti fermati durante la tornata presidenziale

Almeno venti persone sono finite in manette in Camerun in relazione alle proteste scoppiate dopo il voto presidenziale del 12 ottobre. Lo ha reso noto il ministero dell’Amministrazione territoriale, citato dai media locali, confermando che gli arresti hanno coinvolto alcuni manifestanti nella città settentrionale di Garoua con le accuse di insurrezione e incitamento alla ribellione. […]

Almeno venti persone sono finite in manette in Camerun in relazione alle proteste scoppiate dopo il voto presidenziale del 12 ottobre. Lo ha reso noto il ministero dell’Amministrazione territoriale, citato dai media locali, confermando che gli arresti hanno coinvolto alcuni manifestanti nella città settentrionale di Garoua con le accuse di insurrezione e incitamento alla ribellione.

Le tensioni nel Paese africano si sono intensificate in vista della proclamazione dei risultati elettorali, attesa per la fine di questa settimana. Otto milioni di elettori sono stati chiamati alle urne in un’elezione che, salvo improbabili sorprese, dovrebbe assicurare al 92enne Paul Biya, in carica da 43 anni, un ottavo mandato consecutivo.