La guerra in Ucraina è arrivata al giorno 1.337, segnando una nuova fase di tensioni diplomatiche e intensificazione dei combattimenti.
Il presidente statunitense Donald Trump ha negato quanto riportato dal Wall Street Journal, secondo cui avrebbe autorizzato l’impiego di missili a lungo raggio. Il quotidiano sosteneva che martedì Kiev avesse utilizzato un missile da crociera Storm Shadow, fornito dalla Gran Bretagna, per colpire un impianto russo a Bryansk specializzato nella produzione di esplosivi e carburante.
Sul fronte delle misure economiche, il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha avvertito Mosca: “Aumenteremo le sanzioni alla Russia”. Poco dopo, gli Stati Uniti hanno effettivamente annunciato nuove restrizioni, mirando ai colossi energetici Rosneft e Lukoil.
Nella notte di martedì l’esercito russo ha condotto un vasto attacco aereo che ha fatto tremare Kiev e diverse altre città ucraine. Tra gli obiettivi colpiti figura anche un asilo di Kharkiv, dove alcuni bambini hanno riportato ferite.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha duramente condannato l’episodio, affermando che “non ci può essere nessuna giustificazione nel colpire un asilo”.
Sullo sfondo diplomatico, Zelensky ha accolto con favore la proposta di Trump di congelare il conflitto lungo la linea del fronte, descrivendola come “un buon compromesso”. Il tycoon, rispondendo a domande sullo stato di un possibile incontro con Vladimir Putin, aveva dichiarato: “I don’t want to waste time, I don’t want to waste a meeting.”