Furto al Louvre, l’immagine del montacarichi tedesco usato dai ladri si trasforma in pubblicità

La rapina ai gioielli di Napoleone al Louvre si è trasformata in un’occasione di visibilità per la Böcker Maschinenwerke GmbH, l’azienda tedesca produttrice di montacarichi finita – suo malgrado – al centro del clamoroso furto. In soli sette minuti, un gruppo di ladri ha portato via otto preziosi per un valore stimato di 88 milioni […]

La rapina ai gioielli di Napoleone al Louvre si è trasformata in un’occasione di visibilità per la Böcker Maschinenwerke GmbH, l’azienda tedesca produttrice di montacarichi finita – suo malgrado – al centro del clamoroso furto. In soli sette minuti, un gruppo di ladri ha portato via otto preziosi per un valore stimato di 88 milioni di euro, sfruttando anche un macchinario dell’impresa.

Poche ore dopo l’accaduto, l’account Instagram di Böcker ha rilanciato uno scatto di Dimitar Dilkoff per l’agenzia Afp: il montacarichi dell’azienda inquadrato davanti all’ingresso del museo, circondato da auto della polizia. Sotto l’immagine campeggiava la didascalia “Quando bisogna andare in fretta”.

Il post è diventato virale in breve tempo, raccogliendo migliaia di commenti e condivisioni. Da più parti si è elogiato il tempismo del social media manager, definito “una lezione di instant marketing”, mentre in Francia diversi utenti hanno giudicato l’iniziativa “di cattivo gusto”, sottolineando l’umiliazione subita dal museo.

Su X non sono mancate reazioni contrastanti: c’è chi ha preso in giro la situazione – “A ordinare il furto è stato il CEO della ditta per farsi pubblicità” – e chi si è indignato al punto da scrivere “La Germania adesso meriterebbe un’invasione”. Qualunque sia la reazione, l’azienda tedesca ha saputo trasformare un potenziale danno d’immagine in un’occasione di visibilità globale.