Gaza, raid nel centro: l’esercito annuncia l’uccisione di un miliziano della Jihad islamica

Donald Trump ha sollecitato Hamas, tramite il suo profilo sul social Truth, a restituire “velocemente i corpi degli ostaggi morti, inclusi due americani, o i Paesi coinvolti nella pace agiranno”. Il tycoon ha aggiunto che “alcuni dei corpi sono difficili da raggiungere ma altri possono essere restituiti ora ma per qualche ragione non lo sono”. […]

Donald Trump ha sollecitato Hamas, tramite il suo profilo sul social Truth, a restituire “velocemente i corpi degli ostaggi morti, inclusi due americani, o i Paesi coinvolti nella pace agiranno”. Il tycoon ha aggiunto che “alcuni dei corpi sono difficili da raggiungere ma altri possono essere restituiti ora ma per qualche ragione non lo sono”. Intanto un funzionario di Hamas ha ammesso che il gruppo non sa dove si trovino cinque dei tredici cadaveri degli ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza.

Nonostante la tregua in vigore, i combattimenti proseguono. L’esercito israeliano ha condotto un attacco con droni che ha ucciso “un agente della Jihad islamica”. Parallelamente, Tel Aviv ha annunciato il sostegno a quattro milizie anti-Hamas operanti nella regione.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, dall’inizio della tregua nella Striscia di Gaza sono rimaste uccise almeno 89 persone.

Sul fronte della Cisgiordania, l’agenzia palestinese Wafa segnala che coloni israeliani hanno incendiato numerosi veicoli palestinesi a Deir Dibwan, a est di Ramallah. Il gesto è avvenuto il giorno dopo l’altolà degli Stati Uniti a un’eventuale annessione di parti della Cisgiordania da parte di Israele. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, in visita nella regione, ha ammonito che un simile provvedimento “sarebbe una minaccia alla pace”. A seguito delle pressioni di Washington, il premier Benjamin Netanyahu ha bloccato la relativa legge di annessione.

Nel dibattito interno israeliano, il ministro di ultradestra Bezalel Smotrich ha rivolto un commento ai sauditi sul progetto di uno Stato palestinese, invitandoli a “Restate sui cammelli”.