La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Alessandrini ha presentato una risoluzione che impegna la Giunta dell’Abruzzo a rispettare entro il 1° gennaio 2027 il termine stabilito dalla legge regionale n. 13/2023 per la costituzione del nuovo Comune di Pescara, frutto della fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore. Il documento sarà discusso mercoledì 29 ottobre in Consiglio regionale.
L’iniziativa di Alessandrini è motivata dalla percezione di un rallentamento nei lavori preparatori e dalla necessità di imprimere al progetto “un’accelerazione politica e amministrativa” in vista della scadenza. Secondo la consigliera, il dibattito pubblico si è concentrato finora su rinvii e adempimenti da posticipare anziché “sulla città che vogliamo costruire”.
“La Nuova Pescara non può più essere trattata come un tema burocratico, un procedimento ordinario o, peggio ancora, come una scadenza da rinviare di volta in volta che finisce per assumere i contorni di un fastidio. Per la sua portata economica, politica e amministrativa, questo progetto rappresenta una svolta storica per l’Abruzzo: un’occasione irripetibile di modernizzazione istituzionale, di razionalizzazione dei servizi e di sviluppo economico per l’intera area metropolitana. È un processo che qualunque amministratore o tecnico degli enti locali dovrebbe affrontare con orgoglio e dedizione, perché nella vita professionale capita raramente di poter contribuire a un cambiamento così profondo e duraturo. Perché la Nuova Pescara diventi realtà servono visione, coraggio, competenza, concretezza e, soprattutto, un impegno condiviso da tutte le istituzioni coinvolte”.
Nella risoluzione, Alessandrini chiede alla Regione di rafforzare il proprio ruolo di coordinamento, vigilanza e supporto tecnico nei confronti dei tre Comuni, sottolineando che un coordinamento costante è “indispensabile perché comporta la progressiva armonizzazione dei bilanci, l’unificazione dei regolamenti, la riorganizzazione del personale, la gestione associata delle funzioni fondamentali e la costruzione di una nuova identità istituzionale”.
Fra i motivi di urgenza indicati nel testo figura l’accesso ai contributi statali previsti per i nuovi Comuni con popolazione superiore a 100.000 abitanti: 10 milioni di euro l’anno per dieci anni, oltre ai 5 milioni già assegnati nel 2023. “Si tratta di risorse straordinarie – ricorda la consigliera – che possono finanziare infrastrutture, progetti di innovazione, sostenibilità e qualità della vita. Perderle per colpa di inerzie o di scelte politiche miopi sarebbe una colpa grave verso i cittadini e verso il futuro di questo territorio.”
Secondo Alessandrini, rinviare ancora significherebbe rinunciare a un modello di città con un’unica pianificazione urbanistica, una mobilità integrata, servizi digitali avanzati e politiche ambientali coordinate. “La Nuova Pescara non è un passaggio tecnico, ma un atto di visione e di responsabilità. È l’occasione per costruire una città moderna, efficiente e capace di attrarre investimenti, di offrire servizi migliori e di rappresentare con autorevolezza l’Abruzzo nel sistema delle grandi aree metropolitane italiane. Continuare a rinviare significa rinunciare a tutto questo. Il 1° gennaio 2027 non è una data simbolica, ma un impegno preciso, e chi ricopre ruoli di responsabilità politica e amministrativa ha il dovere di onorarlo fino in fondo.”