L’Aquila, manifestazione-lampo a sostegno della ricostruzione di Palazzo Carli

L’Onorevole Stefania Pezzopane ha aderito questa mattina all’appello lanciato su Facebook dal professor Ferdinando Di Orio, riunendo cittadine e cittadini in Piazza Vincenzo Rivera, L’Aquila,  per porre l’attenzione sulle condizioni di Palazzo Carli, sede storica dell’Università dell’Aquila rimasta in macerie dal terremoto di sedici anni fa. In apertura dell’incontro, Di Orio – già rettore dell’ateneo […]

L’Onorevole Stefania Pezzopane ha aderito questa mattina all’appello lanciato su Facebook dal professor Ferdinando Di Orio, riunendo cittadine e cittadini in Piazza Vincenzo Rivera, L’Aquila,  per porre l’attenzione sulle condizioni di Palazzo Carli, sede storica dell’Università dell’Aquila rimasta in macerie dal terremoto di sedici anni fa.

In apertura dell’incontro, Di Orio – già rettore dell’ateneo aquilano – ha tracciato le tappe principali della costruzione e dell’importanza culturale di questo edificio, definito una “culla” dell’istituzione universitaria cittadina.

“Abbiamo risposto convintamente all’appello lanciato su Facebook dal professor Ferdinando Di Orio. Ci siamo ritrovati stamattina insieme in Piazza Vincenzo Rivera. Grazie al Prof Di Orio – già Rettore de l’Università dell’Aquila – che ha dato la sveglia alla città e che questa mattina ha ricostruito la storia di questo straordinario palazzo, sede della nostra università”

L’iniziativa, sottolinea Pezzopane, ha l’obiettivo di riportare Palazzo Carli “alla cultura, alla formazione, alle giovani generazioni” e di spingere le istituzioni a intervenire al più presto.

“Palazzo Carli, da 16 anni è un cumulo di macerie. Oggi con cittadine e cittadini affranti per lo stato di abbandono, abbiamo rilanciato la necessità del restauro della culla dell’istituzione più importante della nostra Città, la grande Università dell’Aquila. Vincenzo Rivera è stato il lungimirante fondatore della nostra Università e la piazza di Palazzo Carli è giustamente a lui intitolata. Ci siamo riuniti in questo luogo simbolico per segnalare alle istituzioni l’importanza di ricostruire e riconsegnare a cittadine e cittadini, alle giovani generazioni i luoghi della storia della nostra Città”

Richiamando il valore dei centri storici, l’Onorevole ha evidenziato come spazi pubblici dedicati a cultura e formazione siano fondamentali per l’identità di un capoluogo di regione, già penalizzato dal recente declassamento dell’Ufficio delle Dogane a favore di Pescara.

“Il centro storico dell’Aquila deve riappropriarsi dei luoghi pubblici, spazi da sempre della cultura e della conoscenza, scuole ed università, spazi delle istituzioni che hanno fatto grande la nostra Città. Abbandonare alla decadenza ed alla dimenticanza queste vestigia del passato (l’università dell’Aquila è stata la prima università d’Abruzzo) contribuisce al triste ridimensionamento del nostro Capoluogo di Regione che recentemente con il declassamento dell’Ufficio delle Dogane a vantaggio di Pescara, ha subito un duro colpo dal governo Meloni”

Infine, la deputata ha sottolineato che il riconoscimento di Capitale italiana della cultura 2026 dipenderà dalla capacità di offrire un’identità culturale radicata nei luoghi storici.

“Se saremo davvero capitale della cultura 2026 non dipenderà da qualche spettacolo in più, ma dipenderà soprattutto dal saper offrire una identità culturale forte e radicata nei suoi luoghi e spazi. Perché invece i luoghi dove la cultura e la formazione sono nati, vengono lasciati in uno stato di devastante abbandono? Palazzo Carli deve essere restituito alla cultura, alla formazione, alle giovani generazioni. Partiranno da questa mattina iniziative per sollecitare tutte le istituzioni a riconsegnare alla città gli spazi storici e simbolici della città, a partire da Palazzo Carli”