Il conflitto in Ucraina è giunto al giorno 1.347 con un’intensificazione degli scontri attorno a Pokrovsk, nel Donetsk, considerata una delle principali linee difensive di Kiev. Secondo Mosca, le truppe ucraine sarebbero «circondate» e avrebbero iniziato ad arrendersi, circostanza che la parte russa ha documentato con testimonianze dei militari fatti prigionieri. L’esercito ucraino, tuttavia, afferma di operare un’azione di contrasto per frenare l’avanzata nemica.
Parallelamente, a Severodvinsk, nel nord della Russia, è stato varato il sottomarino nucleare Khabarovsk, concepito per imbarcare il drone subacqueo a capacità nucleare Poseidon. Si tratta di un progetto che il Cremlino considera strategico per il potenziamento della propria flotta sottomarina.
Sul fronte diplomatico, gli Stati Uniti hanno annullato il vertice di Budapest tra il presidente Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin. L’incontro era stato cancellato dopo una telefonata tesa tra i vertici diplomatici dei due Paesi, che non sono riusciti a trovare un’intesa sulle condizioni russe riguardanti l’Ucraina.
Nelle stesse ore un nuovo lancio di droni e missili russi ha colpito le infrastrutture energetiche ucraine, aggravando la crisi del freddo invernale. Ukrenergo, principale fornitore di energia, ha imposto black-out in dieci oblast del Paese a causa dei danni subiti dagli impianti e della necessità di garantire off-line settori strategici per la rete elettrica.