La tregua in Medio Oriente mostra segnali di instabilità, mentre all’ONU sono cominciati i negoziati sulla bozza di risoluzione statunitense per Gaza. Il testo prevede l’impiego di una forza di stabilizzazione composta da 20.000 soldati, autorizzata a ricorrere a “tutte le misure necessarie” per garantire l’esecuzione del mandato.
Nella stessa cornice diplomatica, papa Francesco ha incontrato il presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, ribadendo la necessità di giungere a una soluzione a due Stati e di “scrivere la parola fine alla guerra”.
Sullo sfondo militare, le Forze di Difesa israeliane hanno ordinato l’evacuazione di due villaggi nel sud del Libano e hanno lanciato una serie di raid contro postazioni di Hezbollah. Contestualmente, Tel Aviv ha dichiarato zona militare la fascia di confine con l’Egitto per contrastare il traffico di armamenti.
A Gaza City, intanto, il crollo di un edificio ha intrappolato sotto le macerie numerosi civili, aggravando ulteriormente la drammatica situazione umanitaria nella Striscia.