La Turchia emette un mandato di arresto per Netanyahu; Israele riceve il corpo di un altro ostaggio

La tregua in Medioriente resta in bilico, mentre sul terreno e nella diplomazia si moltiplicano tensioni e iniziative contrastanti. In Israele è stato consegnato il corpo di un altro ostaggio: nelle prossime ore le autorità provvederanno alle procedure di identificazione. Sul fronte giudiziario internazionale, la Turchia ha emesso un mandato di arresto nei confronti del […]

La tregua in Medioriente resta in bilico, mentre sul terreno e nella diplomazia si moltiplicano tensioni e iniziative contrastanti.

In Israele è stato consegnato il corpo di un altro ostaggio: nelle prossime ore le autorità provvederanno alle procedure di identificazione. Sul fronte giudiziario internazionale, la Turchia ha emesso un mandato di arresto nei confronti del primo ministro Benjamin Netanyahu con l’accusa di genocidio.

A livello politico, il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen ha rilanciato la richiesta di riconoscimento reciproco con Israele: “Abbiamo riconosciuto Israele. Ora loro riconoscano noi”, ha dichiarato. Parallelamente, all’Onu sono cominciati i negoziati sulla risoluzione presentata dagli Stati Uniti per Gaza. Il testo propone l’invio di una forza militare di stabilizzazione di 20.000 unità, autorizzata a impiegare “tutte le misure necessarie” per garantire il rispetto del proprio mandato.

Sul versante religioso e umanitario, papa Francesco ha incontrato Abu Mazen ribadendo l’urgenza di una soluzione a due Stati e chiedendo di “scrivere la parola fine alla guerra”.

In ambito militare, l’esercito israeliano ha ordinato l’evacuazione di due villaggi nel sud del Libano ed è intervenuto con una serie di attacchi mirati contro le posizioni di Hezbollah. Contestualmente, Israele ha disposto la chiusura dei valichi di frontiera di Kerem Shalom e Al-Awja, collegamenti vitali tra Egitto e Striscia di Gaza, interrompendo così l’ingresso di aiuti umanitari. La Mezzaluna Rossa egiziana ha attribuito la misura alle festività in corso sia in Israele sia in Egitto.