A 1.353 giorni dall’inizio del conflitto in Ucraina, il presidente statunitense Donald Trump ha spiegato di aver annullato il previsto incontro con Vladimir Putin a Budapest perché, a suo avviso, “la Russia non vuole ancora fermare la guerra” in Ucraina. La conferma è arrivata durante una conferenza stampa alla Casa Bianca con il primo ministro ungherese Viktor Orban, in cui Trump ha ribadito che, qualora il colloquio dovesse effettivamente svolgersi, la sede resterà la capitale magiara.
Nel corso dello stesso incontro, Viktor Orban ha espresso scetticismo sulla possibilità di un successo ucraino senza un intervento soprannaturale: “Beh, i miracoli possono accadere”, ha risposto al diretto interrogativo di Trump, “Quindi, tu ritieni che l’Ucraina non possa vincere la guerra?”. Secondo il premier ungherese, il trionfo di Kiev sarebbe “solo per miracolo”.
Sul fronte ucraino, il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato un nuovo schieramento di forze russe nelle vicinanze di Vovchansk, nella regione nord-orientale di Kharkiv, segnalando un potenziale aumento della pressione sul fronte orientale del Paese.
Intanto, dal Cremlino si alza la voce di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha criticato la decisione dell’Unione Europea di inasprire le regole sui visti per i cittadini russi. “La Commissione europea preferisce accogliere migranti illegali e disertori ucraini che vivono di sussidi anziché turisti con capacità di spesa”, ha affermato Zakharova, attaccando le autorità comunitarie.