Donald Trump ha rivelato che l’Iran avrebbe richiesto agli Stati Uniti di revocare le sanzioni imposte al regime degli ayatollah. «Sono aperto ad ascoltare questa richiesta: vedremo cosa succederà, ma lo farei volentieri», ha affermato il presidente americano, senza però specificare tempi o condizioni per un eventuale negoziato.
Sul fronte interno, prosegue «lo shutdown più lungo della storia» americana, ormai innescato da oltre un mese. Il segretario al Tesoro Sean Duddy ha spiegato che finora sono stati cancellati 960 voli e più di 3.500 registrano ritardi. Nei principali aeroporti nazionali il traffico aereo è già calato del 4%; se l’interruzione dei finanziamenti federali dovesse estendersi, la flessione potrebbe raggiungere il 10% entro la prossima settimana.
Intanto le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina restano tese, soprattutto sul tema dei dazi. Pechino, già leader mondiale nelle tecnologie verdi, ha sottolineato che il mondo «deve rimuovere le barriere commerciali e garantire il libero flusso di prodotti green di qualità» per affrontare efficacemente il cambiamento climatico.
A New York il nuovo sindaco, Zohran Mamdani, ha annunciato l’organizzazione di una struttura legale composta da 200 avvocati, pronta a contrastare in tribunale eventuali provvedimenti federali giudicati nocivi per la città. In risposta, il presidente Trump ha definito Mamdani un «comunista antisemita».