La guerra in Ucraina è entrata nel 1.358° giorno di combattimenti, con le forze di Mosca che intensificano le operazioni sul fronte orientale e mettono sempre più in difficoltà Kiev.
Sfruttando la fitta nebbia, unità russe hanno penetrato nelle difese di Pokrovsk, in Donetsk, dove l’esercito ucraino denuncia «Attualmente ci sono oltre 300 invasori a Pokrovsk», pur smentendo voci di una resa complessiva della città. Parallelamente, la Difesa russa sostiene di aver assunto il controllo di tutta la parte orientale di Kupyansk, nell’oblast di Kharkiv.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha riconosciuto la gravità della situazione: «La situazione è difficile». Intanto Mosca riferisce di aver colpito una base aerea che ospita caccia F-16 come «rappresaglia alla provocazione» attribuita agli ucraini, che avrebbero cercato di impadronirsi di un MiG russo per trasferirlo in un sito NATO.
Sul piano politico interno, a seguito di uno scandalo di corruzione nel settore energetico, si sono dimessi il ministro della Giustizia, Ivan Galushenko, e la ministra dell’Energia, Svitlana Grynchuk.