Stop al penny: negli Usa la moneta da un centesimo esce di circolazione dopo oltre due secoli

Dopo 232 anni di coniazione, gli Stati Uniti hanno ufficialmente interrotto la produzione del penny, la moneta da un centesimo di dollaro. Le ultime emissioni sono state battute il 12 novembre presso la Zecca di Filadelfia, segnando la fine di un percorso iniziato nel 1793. Il penny fece il suo debutto negli Stati Uniti appena […]

Dopo 232 anni di coniazione, gli Stati Uniti hanno ufficialmente interrotto la produzione del penny, la moneta da un centesimo di dollaro. Le ultime emissioni sono state battute il 12 novembre presso la Zecca di Filadelfia, segnando la fine di un percorso iniziato nel 1793.

Il penny fece il suo debutto negli Stati Uniti appena divenuti indipendenti e nelle prime versioni recava l’effigie della Statua della Libertà. Nel 1909, per celebrare il centenario della nascita di Abraham Lincoln, il profilo del presidente prese il posto del simbolo originario, rimanendo da allora l’elemento distintivo della moneta. Fino al 1982 il penny era composto interamente di rame; a partire da quell’anno la lega è passata al 97,5% di zinco e al 2,5% di rame.

Lo scorso febbraio l’amministrazione Trump aveva deciso di ritirare definitivamente il “one cent piece”, giudicandolo ormai poco rilevante e troppo costoso da mantenere in circolazione. Nel 2024 il costo complessivo di produzione e distribuzione di ciascun penny ha infatti toccato i 3,69 centesimi di dollaro, generando una perdita di 2,69 centesimi per pezzo. Un divario che ha reso il piccolo centesimo “antieconomico”, spingendo il governo a sospenderne la coniazione e a mandarlo “in pensione” dopo oltre due secoli di storia.