Tel Aviv annuncia azioni contro i coloni oltre la “linea rossa”; Israele edifica un muro lungo la Linea Blu con il Libano

La tregua in Medioriente resiste nonostante l’esercito israeliano (Idf) continui a condurre raid mirati. In un comunicato, l’Idf ha duramente condannato gli episodi di violenza compiuti da coloni contro i palestinesi, definiti “oltrepassano la linea rossa”, e ha avvertito: “Interverremo per porre fine a questo fenomeno”. Parallelamente, Israele ha avviato i lavori per un nuovo […]

La tregua in Medioriente resiste nonostante l’esercito israeliano (Idf) continui a condurre raid mirati. In un comunicato, l’Idf ha duramente condannato gli episodi di violenza compiuti da coloni contro i palestinesi, definiti “oltrepassano la linea rossa”, e ha avvertito: “Interverremo per porre fine a questo fenomeno”.

Parallelamente, Israele ha avviato i lavori per un nuovo tratto del muro di separazione lungo la Linea blu che delimita il confine con il Libano. Immagini diffuse dai media locali mostrano operai al lavoro nel settore centrale, tra la località libanese di Yarun e quella israeliana di Yiron.

Sul fronte umanitario, il Cogat – l’organo del ministero della Difesa responsabile degli affari civili nei territori palestinesi – ha riaperto il valico di Zikim tra Israele e il nord della Striscia di Gaza, consentendo l’ingresso di convogli carichi di aiuti.

Sull’importanza della missione Unifil in Libano si è soffermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “la missione Unifil rappresenta un pilastro fondamentale per la stabilità e la sicurezza dell’intero Medioriente. Occorre pertanto valutare con attenzione modalità e tempi di un eventuale ritiro o, in alternativa, la possibilità di assicurare una nuova e solida presenza internazionale che ne raccolga l’eredità e ne garantisca la continuità”.

Anche il governo italiano conferma il sostegno alla popolazione civile di Gaza. Come dichiarato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, “I camion italiani a Gaza per aiutare la popolazione civile. L’Italia continuerà ad assistere in ogni modo possibile coloro che stanno ancora soffrendo”.

Infine, da Tel Aviv sono giunti ordini di sfratto per decine di famiglie palestinesi residenti in un villaggio a nord di Gerusalemme. Gli abitanti avranno venti giorni per abbandonare abitazioni e terreni, destinati alla realizzazione di un nuovo impianto di smaltimento rifiuti.