Governo camerunese: 16 vittime e 800 fermi nelle manifestazioni post-elettorali

Le tensioni scoppiate in Camerun dopo le elezioni presidenziali del 12 ottobre hanno finora causato almeno sedici vittime e oltre ottocento arresti. Il bilancio ufficiale è stato reso noto dal ministro dell’Amministrazione territoriale, Paul Atanga Nji, durante un sopralluogo nelle aree segnate dalle proteste, secondo quanto riporta “Rfi”. Nel corso della sua visita, il ministro […]

Le tensioni scoppiate in Camerun dopo le elezioni presidenziali del 12 ottobre hanno finora causato almeno sedici vittime e oltre ottocento arresti. Il bilancio ufficiale è stato reso noto dal ministro dell’Amministrazione territoriale, Paul Atanga Nji, durante un sopralluogo nelle aree segnate dalle proteste, secondo quanto riporta “Rfi”.

Nel corso della sua visita, il ministro ha inoltre riferito che più di 150 aggressori hanno preso di mira una brigata della gendarmeria e una stazione di polizia, con l’intento dichiarato di assassinare membri delle forze dell’ordine.

La crisi era esplosa il 27 ottobre, a seguito dell’annuncio dei risultati elettorali che assegnavano al presidente uscente Paul Biya – in corsa per l’ottavo mandato – il 53,66 per cento dei voti già al primo turno. Questi dati sono stati contestati dal principale esponente dell’opposizione, Issa Tchiroma Bakary, il quale continua a rivendicare la vittoria elettorale.