Sciopero degli studenti su scala nazionale

Oggi, 14 novembre, gli studenti abruzzesi aderiscono allo sciopero studentesco nazionale con presidi nelle piazze di L’Aquila, Pescara, Nereto, Teramo e Lanciano. L’iniziativa mira a denunciare la scarsa attenzione alle istanze giovanili e le criticità che, secondo gli organizzatori, caratterizzano il sistema scolastico regionale. “Le voci degli studenti e dei giovani sono sempre meno ascoltate […]

Oggi, 14 novembre, gli studenti abruzzesi aderiscono allo sciopero studentesco nazionale con presidi nelle piazze di L’Aquila, Pescara, Nereto, Teramo e Lanciano. L’iniziativa mira a denunciare la scarsa attenzione alle istanze giovanili e le criticità che, secondo gli organizzatori, caratterizzano il sistema scolastico regionale.

“Le voci degli studenti e dei giovani sono sempre meno ascoltate in Italia – dichiara Kia Contini, membro dell’esecutivo regionale di Unione degli Studenti Abruzzo – In Abruzzo la situazione non è da meno. La nostra legge regionale sul diritto allo studio è ferma al 1975, risultando ormai obsoleta rispetto ai progressi avanzati negli anni, non garantendo una scuola adatta alle esigenze giovanili. Anche nelle nostre scuole riscontriamo enormi problemi strutturali, non facendoci sentire al sicuro in uno spazio in cui dovremmo esserlo. Ciò considerando che, secondo gli ultimi dati, in una regione ad alto rischio sismico come la nostra, il 32,4% delle scuole presenti sono prive di qualsiasi certificazione. Per questo, oggi siamo scesi in piazza pretendendo: un’edilizia scolastica migliore, dei trasporti pubblici capillari e gratuiti, per una rappresentanza studentesca che dia veramente la possibilità di dare voce alle istanze degli studenti, per l’abolizione del PCTO e per una nuova legge regionale sul diritto allo studio.”

Tra le richieste avanzate figurano il potenziamento delle strutture edilizie, l’istituzione di trasporti pubblici gratuiti e capillari, una rappresentanza studentesca efficace, l’eliminazione dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e l’approvazione di una nuova normativa regionale sul diritto allo studio.

Gli studenti annunciano che l’iniziativa non si esaurirà con la sola giornata di oggi: “Dopo questa data, noi continueremo a far sentire la nostra voce e a pretendere un serio cambiamento, proprio perché crediamo che, anche in Abruzzo, un’altra scuola sia possibile.”