Il cessate il fuoco in Medioriente tiene, nonostante Israele prosegua i suoi raid mirati. Nel frattempo, nel sud del Libano, la tensione è tornata a salire: Unifil, la forza di interposizione dell’Onu, ha segnalato di essere stata presa di mira da tiri provenienti dalle forze armate israeliane.
A Gerusalemme, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ribadito le dichiarazioni del ministro della Difesa Israel Katz: “La nostra opposizione a uno Stato palestinese in qualsiasi territorio a ovest del Giordano esiste, è valida e non è cambiata di una virgola” e ha aggiunto che quella stessa area sarà “smilitarizzata e Hamas sarà disarmato”.
Sulla Striscia di Gaza, forti piogge hanno aggravato la già critica situazione degli sfollati: molte tende nei campi profughi sono allagate, rendendo ancora più difficili le condizioni di vita. L’Onu ha avvertito: “Migliaia di famiglie sono ora esposte a condizioni meteo avverse, siamo preoccupati per la loro salute”.