Londra introduce norme più severe per i richiedenti asilo, ridotte le tutele per i rifugiati

Il governo laburista di Londra ha annunciato un ridimensionamento delle garanzie per i rifugiati, confermando le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi. In una nota il ministro dell’Interno Shabana Mahmood ha promesso: “Metterò fine al golden ticket per i richiedenti asilo”. Tra le misure principali c’è l’accorciamento del periodo di protezione riconosciuto agli stranieri in fuga […]

Il governo laburista di Londra ha annunciato un ridimensionamento delle garanzie per i rifugiati, confermando le indiscrezioni emerse nei giorni scorsi. In una nota il ministro dell’Interno Shabana Mahmood ha promesso: “Metterò fine al golden ticket per i richiedenti asilo”.

Tra le misure principali c’è l’accorciamento del periodo di protezione riconosciuto agli stranieri in fuga da cinque anni a 30 mesi, al termine dei quali lo status verrà “rivisto regolarmente” e, qualora le condizioni nei Paesi d’origine vengano giudicate sicure, i rifugiati dovranno farvi ritorno. Inoltre, il governo intende estendere da cinque a venti anni il tempo necessario per poter presentare domanda di residenza permanente. Secondo il ministro, si tratta della “più grande revisione della politica di asilo dei tempi moderni”.

Il pacchetto completo delle proposte sarà illustrato in Parlamento lunedì. Le iniziative arrivano in un contesto di crescente pressione sul fronte migratorio: oltre 39mila persone hanno attraversato in modo irregolare la Manica dall’inizio dell’anno, numero superiore a quello registrato nell’intero 2024, sebbene inferiore al picco del 2022.

Il flusso di arrivi ha anche favorito la crescita di consensi per il partito nazionalista guidato da Nigel Farage, che nei sondaggi conduce sul Labour da diversi mesi. Nel periodo giugno 2024–giugno 2025 le domande di asilo hanno raggiunto un nuovo record, con circa 111mila richieste. Il ministero dell’Interno sostiene di essersi ispirato al modello danese nella definizione delle nuove regole.