La garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Alessandra De Febis, si è recata il 14 novembre presso la famiglia che vive nel bosco di Palmoli, protagonista di un’ampia copertura mediatica. All’incontro hanno partecipato la curatrice dei minori, avvocato Bolognese, il difensore della famiglia, avvocato Angelucci, e il tecnico di parte, l’ingegnere ambientale Di Muzio.
Il caso è affidato al Tribunale per i Minorenni dell’Aquila, organismo a cui la Garante dichiara di “riporre piena fiducia per l’adozione dei provvedimenti del caso”. De Febis ha rilevato con favore la disponibilità di tutte le parti a collaborare: la famiglia, infatti, ha accettato di valutare la soluzione ambientale avanzata dall’ingegnere Di Muzio, già in contatto con il sindaco e l’ufficio tecnico del Comune di Palmoli.
Un’associazione nazionale impegnata nella tutela della salute mentale ha portato all’attenzione della Garante il rischio che “in questo caso l’intervento istituzionale sui minori e sul nucleo genitoriale provochi un grave trauma, con concreto rischio per l’equilibrio psicologico dei bambini”. De Febis ha inoltre segnalato “la costante e massiccia presenza di organi di informazione sul luogo”, esprimendo “ferma preoccupazione” per il possibile danno alla privacy e alla serenità dei minori.
La garante ha concluso ribadendo che “la tutela della vita e del superiore interesse dei minori costituisce la priorità assoluta ma è altresì imperativo non turbare ulteriormente la loro tranquillità”, rivolgendosi a tutti gli attori coinvolti e all’opinione pubblica affinché “si eserciti un’attenta riflessione e si garantisca il massimo rispetto della privacy dei minori”.