Russia riavvia il confronto con gli Stati Uniti sulla crisi ucraina; Zelensky sigla intesa sul gas con Atene

Il conflitto in Ucraina è entrato nel giorno 1.362 senza segnali di cessate il fuoco definitivo. Secondo fonti ucraine e russe, le due parti avrebbero raggiunto un’intesa preliminare per attivare gli accordi di Istanbul e procedere allo scambio di 1.200 prigionieri di guerra. Parallelamente, il Cremlino ha confermato di mantenere aperto il canale di dialogo […]

Il conflitto in Ucraina è entrato nel giorno 1.362 senza segnali di cessate il fuoco definitivo. Secondo fonti ucraine e russe, le due parti avrebbero raggiunto un’intesa preliminare per attivare gli accordi di Istanbul e procedere allo scambio di 1.200 prigionieri di guerra.

Parallelamente, il Cremlino ha confermato di mantenere aperto il canale di dialogo con gli Stati Uniti, riaffermando la volontà di esplorare soluzioni diplomatiche nonostante le tensioni sul terreno.

Nel corso di un tour europeo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato in Grecia, dove ha siglato un accordo per l’importazione di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti tramite il porto di Atene. Sempre dalla capitale greca, Zelensky ha rivolto un accorato appello ai partner occidentali affinché rafforzino le difese antiaeree di Kiev, dopo che recenti raid aerei russi hanno causato la morte di sette persone nella capitale.

In Italia, il leader della Lega Matteo Salvini ha sollevato dubbi sull’entità degli aiuti destinati all’Ucraina, dichiarando: “Bisogna fare una riflessione sugli aiuti all’Ucraina dopo lo scandalo vicino a Zelensky”.