Trump incontra Mamdani alla Casa Bianca e si impegna per New York; il caso Epstein divide il fronte MAGA e Taylor Greene si dimette

Donald Trump ha ricevuto a Washington il neoeletto sindaco di New York, Zohran Mamdani, segnando un momento di distensione dopo mesi di accuse incrociate e minacce di tagli ai fondi federali e di interventi di tipo militare nella metropoli. Nel corso dell’incontro, definito “più che liscio”, il presidente ha promesso al nuovo primo cittadino che […]

Donald Trump ha ricevuto a Washington il neoeletto sindaco di New York, Zohran Mamdani, segnando un momento di distensione dopo mesi di accuse incrociate e minacce di tagli ai fondi federali e di interventi di tipo militare nella metropoli. Nel corso dell’incontro, definito “più che liscio”, il presidente ha promesso al nuovo primo cittadino che lo sosterrà nell’attuazione del suo programma urbano, offrendo di aiutarlo a realizzare “i suoi sogni”.

Si tratta del primo faccia a faccia tra un sindaco di New York e un presidente degli Stati Uniti in carica, un appuntamento che, stando ai resoconti, è stato caratterizzato da toni concilianti e da un impegno reciproco a migliorare la collaborazione tra amministrazione cittadina e governo federale.

Parallelamente, all’interno del movimento Make America Great Again, si registra invece un momento di tensione. La deputata repubblicana della Georgia Marjorie Taylor Greene, un tempo tra le più accese sostenitrici di Trump, ha annunciato le dimissioni dal Congresso per il 5 gennaio. La decisione arriva dopo un contenzioso pubblico con il tycoon, innescato dal caso dei fascicoli relativi all’indagine su Jeffrey Epstein. Greene aveva aderito alle richieste dei democratici di rendere pubblici i documenti, contravvenendo alla posizione iniziale di Trump, e da allora il loro rapporto si è progressivamente incrinato.