A Ginevra Rubio e Witkoff incontrano i delegati di Kiev e dell’Ue; al G20 l’appello a una pace giusta e duratura

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 1.368. Domani, 23 novembre, a Ginevra una delegazione statunitense, con il senatore Marco Rubio e l’imprenditore Steve Witkoff, si incontrerà con i rappresentanti di Kiev e dell’Unione europea per esaminare il piano di pace proposto dall’ex presidente Donald Trump. Sul fronte diplomatico globale, al vertice del G20 […]

La guerra in Ucraina è giunta al giorno 1.368. Domani, 23 novembre, a Ginevra una delegazione statunitense, con il senatore Marco Rubio e l’imprenditore Steve Witkoff, si incontrerà con i rappresentanti di Kiev e dell’Unione europea per esaminare il piano di pace proposto dall’ex presidente Donald Trump.

Sul fronte diplomatico globale, al vertice del G20 di Johannesburg i leader hanno inserito nella Dichiarazione del primo giorno l’impegno a lavorare “per una pace giusta, globale e duratura” in Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo, nel Territorio palestinese occupato e in Ucraina, oltre che al fine di risolvere gli altri conflitti esistenti.

Anche il governo italiano ha riaffermato la propria posizione. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito “ingiustificata guerra di aggressione russa contro l’Ucraina” l’invasione avviata da Mosca e ha sottolineato che “l’Italia è pronta a collaborare con i suoi partner europei e americani per raggiungere una pace giusta”.

Sul piano militare, Kiev ha lanciato un attacco con droni contro obiettivi nell’oblast di Samara, nel sud-ovest della Russia, concentrandosi su centrali energetiche e depositi di carburante. Nella città di Syzran almeno due persone hanno perso la vita e altri civili sono rimasti feriti.