L’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha ammesso agli agenti di aver tentato di aprire il braccialetto elettronico che gli è stato imposto alla caviglia servendosi di una saldatrice. La confessione, ripresa in un video diffuso dai principali media nazionali e attestata da un documento del Segretariato dell’Amministrazione Penitenziaria di Brasilia, ha costituito uno dei cinque elementi sui quali il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha fondato la misura di custodia cautelare disposta oggi per il rischio di fuga.
Durante gli accertamenti, gli agenti hanno rilevato bruciature su tutta la superficie del dispositivo, in particolare nell’area della chiusura. Inizialmente si era ipotizzato che i danni fossero conseguenza di urti contro una scala, fino a quando una funzionaria della Polizia penitenziaria ha riferito le parole stesse di Bolsonaro: “ho usato una saldatrice per ferro… curiosità”.
La direttrice della Polizia penitenziaria, Rita Gaio, insieme ai colleghi intervenuti, ha verificato che il braccialetto non avesse perso il corretto funzionamento. Sulla base della gravità dell’episodio, il giudice Moraes ha quindi intimato alla difesa dell’ex capo di Stato di presentare entro 24 ore una ricostruzione dettagliata delle circostanze che hanno portato al tentativo di manomissione.