Il governo di Budapest ha annunciato che intende continuare a rifiutare l’ingresso ai migranti irregolari, accettando in alternativa le sanzioni economiche decise dall’Unione europea. Attraverso i propri canali social, il primo ministro Viktor Orbán ha spiegato che “una multa di un milione di euro al giorno da Bruxelles per non accettare immigrati illegali? La pagheremo. È meglio questo che vivere nella paura”.
Parallelamente, il capo dell’esecutivo ha invitato turisti e visitatori a trascorrere le festività natalizie in Ungheria, sostenendo che il Paese rappresenti un modello di come “l’Europa dovrebbe essere”.
La politica migratoria di Budapest è rimasta inasprita fin dall’avvio della recente crisi dei flussi, con controlli stringenti lungo i valichi di frontiera. Questo approccio ha suscitato ripetute critiche da parte di agenzie Onu e istituzioni comunitarie, in particolare sull’inosservanza delle norme condivise per l’accoglienza dei richiedenti asilo.
A giugno 2024 la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Ungheria al versamento immediato di 200 milioni di euro e a una sanzione quotidiana di un milione di euro, giudicando il Paese inadempiente rispetto a precedenti sentenze sul rispetto delle regole comuni. Nonostante la pronuncia, Orbán ha confermato che non saranno apportate modifiche alla strategia migratoria, accusando la Corte di essere “controllata dal finanziere statunitense George Soros”.