Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno confermato di aver ricevuto dalla milizia di Hamas la salma di un ostaggio israeliano, consegnata alla Croce Rossa per le necessarie procedure di identificazione e restituzione alla famiglia.
Nella stessa giornata, un attacco aereo condotto dall’esercito israeliano ha colpito la periferia meridionale di Beirut, in Libano, prendendo di mira e uccidendo il numero due di Hezbollah. Secondo quanto riportato dall’emittente Channel 12, Tel Aviv non avrebbe avvertito in anticipo gli Stati Uniti dell’operazione, divergenza che potrebbe sollevare nuove tensioni fra Washington e Gerusalemme.
Contestualmente, al Cairo si è tenuto un incontro fra i vertici di Hamas e il capo dei servizi di intelligence egiziani. Al centro del colloquio, il completamento della prima fase del piano di cessate il fuoco in vigore e le modalità di attuazione della seconda fase, ancora da definire nei dettagli.
Le recenti azioni militari e diplomatiche si inseriscono in un quadro di crescente instabilità nella regione, dove le trattative tra le parti rimangono delicate e l’intervento di potenze straniere continua a influenzare gli sviluppi sul terreno.