Dallo scorso 2022 il ministero della Difesa tedesco dispone di un documento operativo, noto come Operation Plan Germany (Oplan Deu), concepito per studiare gli scenari di un conflitto con la Russia. Il piano, che supera le 1.200 pagine, illustra come la Nato – e non la Bundeswehr in via autonoma – potrebbe dispiegare sul suolo tedesco fino a 800mila soldati e 200mila veicoli, facendo leva su infrastrutture civili quali porti, ferrovie, vie fluviali e autostrade.
Un portavoce del Comando tedesco ha precisato: “Per motivi di sicurezza militare, non possiamo entrare nei dettagli in questa sede e pertanto non possiamo confermare i dati riportati negli articoli”. Restano tuttavia protetti solo i particolari più sensibili, mentre la natura complessiva del piano è ormai di pubblico dominio.
Oplan Deu si configura come uno strumento analitico e consultivo, privo di valore vincolante, ma studiato anche per inviare un segnale deterrente al Cremlino sulla capacità di reazione delle forze occidentali. Tra i corridoi logistici di rilievo spicca l’autostrada A2, che attraversa per quasi 500 chilometri la Germania da ovest a est, collegando Oberhausen alla periferia di Berlino, non lontano dalla Polonia.
Già in precedenza Belgio, Germania e Paesi Bassi avevano convenuto il ripristino della ferrovia del Reno per accelerare la mobilità militare: un’operazione che rientra in un più ampio contesto di rafforzamento difensivo in Europa, mentre gli Stati Uniti cercano di ridurre la propria esposizione aprendo trattative di pace con Mosca e spingendo gli alleati a farsi carico di una quota maggiore della protezione del continente.
Nel dibattito sulle eventuali mosse russe, funzionari tedeschi e ufficiali Nato hanno avvertito che “la Russia potrebbe essere in grado (anzi, intenzionata) a colpire l’Europa entro due o cinque anni”. La prospettiva, sebbene tecnicamente remota, serve a mantenere alta l’unità degli alleati e a preparare il terreno sia sul piano diplomatico sia su quello militare.
“Guardate la mappa”, ha detto Tim Stuchtey, direttore del Brandenburg Institute for Society and Security, illustrando il piano tedesco. In tedesco si usa il termine mittellage, la condizione di chi si trova “in mezzo” a un continente e potenzialmente circondato da avversari. Eppure, sottolineano gli autori del documento, decenni di investimenti insufficienti hanno lasciato ponti, linee ferroviarie, porti e strade in uno stato di degrado che potrebbe facilitare azioni di sabotaggio, attacchi informatici o interferenze Gps.