Al 1.377° giorno di guerra in Ucraina, una delegazione di Kiev ha incontrato a Miami rappresentanti dell’amministrazione americana per discutere possibili vie di pace. I colloqui hanno visto seduti allo stesso tavolo il segretario di Stato Marco Rubio, l’inviato di Donald Trump Steve Witkoff e il genero dell’ex presidente Jared Kushner, affiancati da Rustem Umerov, subentrato a Andriy Yermak dopo le dimissioni di quest’ultimo per uno scandalo di corruzione.
Alla vigilia della partenza di Witkoff per Mosca, Rubio ha riconosciuto che “c’è ancora lavoro da fare ma i colloqui sono stati produttivi”. Ha poi sottolineato come “la Russia avrà un ruolo centrale in qualsiasi accordo per porre fine alla guerra”. Più ottimista si è detto Umerov, definendo l’incontro “un successo” e ribadendo che gli ucraini cercano “garanzie affidabili e a lungo termine”.
Anche Donald Trump, intervenuto in merito alle trattative di Miami, ha espresso fiducia parlando di “buone possibilità” di raggiungere un accordo di pace.
Sul terreno, però, le ostilità proseguono. Nella regione di Kherson due civili sono stati uccisi e altri sette feriti in un nuovo attacco russo.