La Nato valuta un intervento preventivo in Russia; Putin sollecita la prosecuzione delle operazioni; il Cremlino fissa Pokrovsk e Volchansk come obiettivi

Al 1.378° giorno di guerra in Ucraina, la Nato sta valutando la possibilità di condurre attacchi preventivi contro la Russia. Secondo l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, a capo del comitato militare dell’Alleanza Atlantica, la misura si renderebbe necessaria in risposta alle azioni informatiche ostili, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo attribuite a Mosca. Il […]

Al 1.378° giorno di guerra in Ucraina, la Nato sta valutando la possibilità di condurre attacchi preventivi contro la Russia. Secondo l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, a capo del comitato militare dell’Alleanza Atlantica, la misura si renderebbe necessaria in risposta alle azioni informatiche ostili, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo attribuite a Mosca.

Il ministero degli Esteri russo ha definito la proposta “un passo estremamente irresponsabile, che dimostra la volontà della Nato di continuare a muoversi verso un’escalation”.

Contemporaneamente, il presidente Vladimir Putin, in visita a un centro di comando delle truppe impegnate nel conflitto, ha sottolineato che le forze russe devono prepararsi a operare anche durante l’inverno.

All’Eliseo, nel corso di una conferenza stampa con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il capo dell’Eliseo Emmanuel Macron ha dichiarato: “Mentre parliamo di pace, la Russia continua a uccidere e distruggere. Questo è un insulto al diritto e un ostacolo alla pace. La Russia non ha dato alcun segnale di volere la pace”.

Intanto, secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, le forze di Mosca hanno conquistato le città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv.