Al giorno 1.377 del conflitto in Ucraina, la Nato avrebbe messo sul tavolo l’ipotesi di operazioni preventive contro la Russia. Secondo l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del comitato militare dell’Alleanza Atlantica, le possibili azioni risponderebbero alle offensive informatiche, ai sabotaggi e alle violazioni dello spazio aereo attribuiti a Mosca.
Il ministero degli Esteri russo ha bollato la proposta come “un passo estremamente irresponsabile, che dimostra la volontà della Nato di continuare a muoversi verso un’escalation”.
Sul fronte del Cremlino, il presidente Vladimir Putin, in visita a un centro di comando delle truppe impegnate in Ucraina, ha sottolineato l’esigenza di prepararsi a operare anche con l’arrivo dell’inverno. Parallelamente, il portavoce Dmitry Peskov ha annunciato la conquista delle città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, e di Volchansk, nel Kharkiv.
Intanto, durante un incontro all’Eliseo con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente francese Emmanuel Macron ha rilanciato il concetto di pace denunciando le azioni russe: “Mentre parliamo di pace, la Russia continua a uccidere e distruggere. Questo è un insulto al diritto e un ostacolo alla pace. La Russia non ha dato alcun segnale di volere la pace”.