Mogherini chiarisce la sua posizione nell’indagine sui fondi Ue: Sannino si dimette dalla Commissione

Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre Federica Mogherini, ex Alta rappresentante Ue per la politica estera, l’ambasciatore Stefano Sannino e Cesare Zegretti, dirigente del Collegio d’Europa, sono stati rilasciati dopo un interrogatorio condotto dalla polizia federale delle Fiandre occidentali. L’azione rientra nell’indagine aperta dalla Procura europea su una presunta frode legata a […]

Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre Federica Mogherini, ex Alta rappresentante Ue per la politica estera, l’ambasciatore Stefano Sannino e Cesare Zegretti, dirigente del Collegio d’Europa, sono stati rilasciati dopo un interrogatorio condotto dalla polizia federale delle Fiandre occidentali. L’azione rientra nell’indagine aperta dalla Procura europea su una presunta frode legata a un programma di formazione per giovani diplomatici finanziato dall’Unione.

Secondo la nota della Procura, i tre indagati sono stati informati delle accuse relative a “frode e corruzione negli appalti, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale”. I fatti contestati risalirebbero al periodo 2021-2022 e riguarderebbero sospette irregolarità nella selezione dei candidati all’Accademia diplomatica Ue, erogata dal Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) e ospitata presso il Collegio d’Europa di Bruges. Gli inquirenti ritengono che alcuni partecipanti abbiano ricevuto in anticipo informazioni sui criteri di selezione e sui requisiti del bando, prima della sua pubblicazione ufficiale.

Nessuno dei tre indagati è stato ritenuto a rischio di fuga. Mogherini, riferisce la propria legale Mariapaola Cherchi, ha risposto alle domande “in modo sereno, corretto e trasparente” e ha sottolineato di aver “chiarito” la sua posizione. In una nota la ex alta rappresentante ha affermato: “Ho piena fiducia nel sistema giudiziario e confido che la correttezza delle azioni dell’Accademia sarà accertata. Continuerò ovviamente a offrire la mia piena collaborazione alle autorità”. Mogherini ha inoltre rimarcato che “nella sua lunga tradizione, il Collegio ha sempre applicato e continuerà ad applicare i più elevati standard di integrità ed equità” e che “da tre anni, l’Accademia diplomatica dell’Unione europea offre ai suoi partecipanti la massima qualità di insegnamento e pratica”.

Stefano Sannino ha annunciato di lasciare anticipatamente il suo incarico alla Commissione europea entro fine dicembre, spiegando di non ritenere più “opportuno continuare” nel ruolo per permettere alla direzione generale di concentrarsi sull’attuazione del programma sviluppato.

L’attuale Alta rappresentante Ue, Kaja Kallas, ha definito le accuse “profondamente scioccanti, ma non dovrebbero in alcun modo offuscare il buon lavoro che la stragrande maggioranza di voi svolge ogni giorno”. In una lettera inviata al personale del Seae, Kallas ha ricordato che “gli eventi in questione si sono verificati nell’ambito di mandati precedenti” e ha ribadito “la piena collaborazione” dell’Unione all’indagine, nonché “la massima trasparenza” e il rispetto della presunzione di innocenza.

La responsabile della diplomazia europea ha inoltre citato le misure già adottate per rafforzare l’integrità del Seae, tra cui “una strategia antifrode aggiornata, pienamente operativa”. “Posso assicurarvi – ha scritto – che integrità e responsabilità non potranno che migliorare sotto la mia supervisione e il processo in corso sottolinea che le garanzie sono in atto e funzionano”. Kallas ha infine invitato i colleghi a mantenere la concentrazione sui propri compiti, ricordando i “risultati significativi” ottenuti nel primo anno del suo mandato, e ha annunciato una riunione pubblica con tutto il personale per giovedì 4 dicembre.