Autorità spagnole smantellano rete di sfruttamento di 300 migranti nei campi

La Guardia Civil ha sgominato un gruppo criminale internazionale che organizzava l’ingresso in Spagna di lavoratori stranieri privi di documenti validi, destinati allo sfruttamento in attività agricole. L’operazione, avviata nel luglio 2024, si è conclusa con l’arresto di 11 persone e il recupero di 322 migranti, di cui 294 in situazione irregolare, in gran parte […]

La Guardia Civil ha sgominato un gruppo criminale internazionale che organizzava l’ingresso in Spagna di lavoratori stranieri privi di documenti validi, destinati allo sfruttamento in attività agricole. L’operazione, avviata nel luglio 2024, si è conclusa con l’arresto di 11 persone e il recupero di 322 migranti, di cui 294 in situazione irregolare, in gran parte di nazionalità nepalese.

Secondo gli investigatori, gli operatori della rete reclutavano i profughi fornendo loro visti turistici per l’area Schengen, poi li impiegavano nelle campagne di otto province spagnole – Albacete, Alicante, Castellón, Ciudad Real, Cuenca, Murcia, Valencia e Zaragoza – costringendoli a lavorare in condizioni degradanti. Le vittime venivano alloggiate in strutture fatiscenti, definite “disumane” dagli inquirenti, e trasportate quotidianamente su furgoni spesso non conformi alle normative di sicurezza.

L’intervento delle forze dell’ordine ha interrotto un sistema capillare di caporalato, restituendo libertà e tutela a centinaia di persone finora private dei diritti fondamentali. Le autorità stanno proseguendo le indagini per smantellare eventuali ramificazioni internazionali del traffico.