Casa Bianca mette in guardia: in Europa la civiltà rischia di scomparire

La strategia di sicurezza nazionale statunitense appena diffusa dalla Casa Bianca lancia un forte monito sul futuro dell’Europa, definendo il continente «a rischio di cancellazione della civiltà» e prevedendo che, «se le tendenze attuali continueranno», l’area sarà «irriconoscibile tra 20 anni o meno». Il testo, redatto dall’amministrazione Trump, annuncia inoltre un ridimensionamento del ruolo globale […]

La strategia di sicurezza nazionale statunitense appena diffusa dalla Casa Bianca lancia un forte monito sul futuro dell’Europa, definendo il continente «a rischio di cancellazione della civiltà» e prevedendo che, «se le tendenze attuali continueranno», l’area sarà «irriconoscibile tra 20 anni o meno». Il testo, redatto dall’amministrazione Trump, annuncia inoltre un ridimensionamento del ruolo globale di Washington a favore di un’attenzione più marcata verso l’America Latina e la gestione dei flussi migratori.

Nel documento vengono individuate le principali minacce che, a detta degli Stati Uniti, mettono in pericolo la coesione storica e culturale dell’Europa. Si citano le «attività dell’Unione Europea e di altri organi transnazionali che minano la libertà politica e la sovranità», politiche migratorie ritenute destabilizzanti, forme di «censura della libertà di espressione e soppressione dell’opposizione politica», il «crollo dei tassi di natalità» e la conseguente perdita di «identità nazionali e della fiducia in se stessi».

Per far fronte a tali rischi, l’amministrazione americana intende perseguire tre obiettivi chiave. Il primo è «il ripristino delle condizioni di stabilità all’interno dell’Europa e la stabilità strategica con la Russia». Il secondo mira a «consentire all’Europa di stare in piedi da sola e operare come un gruppo di nazioni sovrane allineate, prendendo la responsabilità principale della propria difesa, senza essere dominata da alcuna potenza avversaria». Il terzo concerne il tentativo di «porre fine alla percezione, e prevenire la realtà, di una Nato come alleanza in perpetua espansione».

Accanto all’attenzione europea, il documento sottolinea che «l’Indo-Pacifico è e continuerà a essere uno dei principali campi di battaglia economici e geopolitici del secolo a venire». Secondo la Casa Bianca, il presidente Trump «ha invertito da solo oltre tre decenni di supposizioni errate degli Stati Uniti riguardo la Cina: cioè, che aprendo i nostri mercati alla Cina, incoraggiando le imprese americane a investire in Cina e delocalizzando la nostra produzione industriale lì, avremmo facilitato l’ingresso della Cina nel cosiddetto ordine internazionale basato sulle regole. Ciò non è accaduto».

Infine, il documento definisce gli obiettivi per l’Emisfero Occidentale in termini di «arruolare ed espandere». Arruolare significa «coinvolgere amici consolidati nell’emisfero per controllare la migrazione, fermare i flussi di droga e rafforzare la stabilità e la sicurezza, sia sulla terra che sul mare», mentre espandere riguarda «coltivare e rafforzare nuovi partner, aumentando al contempo l’attrattiva degli Stati Uniti come partner economico e di sicurezza preferenziale».