Nel tardo pomeriggio di giovedì cinque droni hanno violato lo spazio aereo della base sottomarina di Île Longue, nella rada di Brest, dove sono dislocati i sottomarini nucleari lanciamissili a garanzia della “dissuasione nucleare”. L’episodio segue un precedente sorvolo notturno avvenuto tra il 17 e il 18 novembre nella stessa area.
A difesa dell’insediamento, il battaglione di artiglieria marittima “ha effettuato diversi tiri antidrone” per abbattere i velivoli. Secondo la Préfecture maritime de l’Atlantique, i cinque droni erano piccoli modelli “non armati” e “fuori dal contesto militare”. Il prefetto marittimo dell’Atlantico, capitano di fregata Guillaume Le Rasle, ha spiegato a Libération che “le infrastrutture sensibili della base non sono state minacciate” e, in un’intervista a BFMTV, ha aggiunto che gli autori del sorvolo “avevano la volontà di intimorire la popolazione”.
La ministra delle Armate Catherine Vautrin ha annunciato che “un’inchiesta è in corso” per fare piena luce sull’accaduto. La procura militare di Rennes è stata incaricata di accertare l’identità dei piloti e le eventuali responsabilità.