La guerra in Ucraina è entrata nel giorno 1.383, mentre sul fronte diplomatico Mosca valuta positivamente le recenti modifiche alla strategia statunitense per la sicurezza nazionale. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, ripreso dalla Tass, le revisioni introdotte dall’amministrazione Trump – che includevano critiche aspre all’Europa con il monito di una possibile “cancellazione della civiltà” – risultano “coerenti” con la visione russa e aprono spiragli per un futuro “lavoro costruttivo” con gli Stati Uniti sulla questione ucraina. Peskov ha inoltre evidenziato che, nel testo aggiornato, la Russia non compare più come una “minaccia diretta” e ha definito questo omissis “un passo positivo”.
Sul terreno, l’esercito di Mosca ha intensificato le operazioni in diverse regioni dell’Ucraina, conducendo attacchi coordinati tramite droni e missili ipersonici che hanno colpito nuovamente anche la capitale Kiev. Parallelamente, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha segnalato danni alla struttura di copertura della centrale di Chernobyl, provocati dagli assalti dei droni, e ha sottolineato la necessità di interventi di ripristino urgenti per garantire la sicurezza dell’impianto.