Un sisma di magnitudo 7.6 è stato registrato a circa 80 chilometri al largo delle coste giapponesi, con epicentro a 50 chilometri di profondità, secondo l’agenzia sismica statunitense Usgs. Il sistema di monitoraggio Usa ha emesso un’allerta tsunami: una prima onda di 40 centimetri ha raggiunto Urakawa, nella prefettura di Hokkaido, e il porto di Mutsu Ogawara, in Aomori.
La premier Sanae Takaichi ha annunciato l’istituzione di una task force d’emergenza per “valutare urgentemente l’entità dei danni”. “Mettiamo al primo posto la vita delle persone e stiamo facendo tutto il possibile”, ha dichiarato ai giornalisti. L’emittente pubblica Nhk segnala alcuni feriti in un hotel di Hachinohe, sempre nella prefettura di Aomori.
Il segretario di gabinetto Minoru Kihara ha escluso criticità nelle centrali nucleari di Higashidori e Onagawa, confermando che gli operatori stanno verificando le condizioni degli impianti nelle regioni settentrionali. “La situazione nelle restanti centrali nucleari è attualmente in fase di chiarimento”, ha aggiunto Kihara in conferenza stampa. Anche il Comitato per il controllo dell’energia atomica ha riferito che non si registrano emergenze negli impianti di Fukushima Daiichi, Onagawa e Higashidori.
Le prefetture di Aomori, Hokkaido e Iwate, interessate dal sisma, hanno invitato la popolazione a evacuare le zone costiere nonostante l’orario notturno e le temperature prossime allo zero. I servizi dei treni superveloci Shinkansen sono stati sospesi sull’intero versante nord-orientale del Paese. La scossa è stata avvertita anche a Tokyo, a oltre 700 chilometri di distanza dall’epicentro.