Secondo fonti giornalistiche, Trump impone a Zelensky pochi giorni per rispondere alla proposta di pace; a Roma il leader ucraino: “Confido in Meloni sui negoziati”

La guerra in Ucraina entra nel giorno 1.385 e su scala internazionale si intensificano le manovre diplomatiche per un cessate il fuoco. Secondo il Financial Times, funzionari statunitensi hanno lasciato a Volodymyr Zelensky “alcuni giorni” per valutare il piano di pace presentato da Washington. Parallelamente, il presidente ucraino ha proseguito il suo tour europeo: dopo […]

La guerra in Ucraina entra nel giorno 1.385 e su scala internazionale si intensificano le manovre diplomatiche per un cessate il fuoco. Secondo il Financial Times, funzionari statunitensi hanno lasciato a Volodymyr Zelensky “alcuni giorni” per valutare il piano di pace presentato da Washington.

Parallelamente, il presidente ucraino ha proseguito il suo tour europeo: dopo tappe a Londra e Bruxelles, è arrivato a Roma dove ha prima incontrato “Papa Leone XIV” per un colloquio privato di mezz’ora a Castel Gandolfo, quindi si è recato a Palazzo Chigi per discutere con il premier Giorgia Meloni. “Sui negoziati di pace mi fido di Meloni”, ha dichiarato Zelensky al termine dell’incontro.

A ribadire posizioni contrapposte, Vladimir Putin ha definito “territorio russo” il Donbass, sostenendo che si tratti “di un fatto storico”. Sul fronte occidentale, l’ex presidente americano Donald Trump ha criticato i governi europei definendoli “deboli”: “Credo – ha detto in un’intervista a Politico – che vogliano essere politicamente corretti. Penso che non sappiano cosa fare, l’Europa non sa cosa fare”. Trump ha poi aggiunto che Zelensky “dovrà darsi una mossa e iniziare ad accettare le cose” perché “quando stai perdendo, e lui sta perdendo”.

Intanto l’Unione europea conferma il proprio appoggio a Kiev. La presidente Ursula von der Leyen ha assicurato che “la proposta europea sugli asset aumenterà il costo della guerra per la Russia”. Sul piano interno, però, incombe il timore di un’intesa tra Washington e Mosca. Il presidente del Consiglio Ue, Sergio Costa, ha avvertito: “Non accettiamo interferenze, gli alleati facciano gli alleati”.