Pagano risponde a Stella e gli aquilani scelgono la piazza

Ieri, sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella, editorialista noto soprattutto per il libro (del 2007) “La Casta” (scritto con Sergio Rizzo), in un articolo dal titolo ”In Regione uffici chiusi per sei settimane (anniversario del sisma compreso). La lunga Pasqua dei politici: 42 giorni di ferie in Abruzzo”, aveva scritto che i consiglieri regionali […]

Ieri, sul Corriere della Sera, Gian Antonio Stella, editorialista noto soprattutto per il libro (del 2007) “La Casta” (scritto con Sergio Rizzo), in un articolo dal titolo ”In Regione uffici chiusi per sei settimane (anniversario del sisma compreso). La lunga Pasqua dei politici: 42 giorni di ferie in Abruzzo”, aveva scritto che i consiglieri regionali abruzzesi, si sono riuniti solo 29 volte (una ogni 16 giorni e mezzo) nel 2009 e si sono assegnati bel 42 giorni di ferie per questa Pasqua, a fronte di problematiche urgenti e sul tavolo come terremoto, crisi sanitaria, chiusura di varie realtà imprenditoriali e crescente disoccupazione. Pronta la replica del  presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, che ha definito il contenuto della nota ”falsa e priva di fondamento”, spiegando che “non è affatto vero, né sarebbe possibile che gli Uffici della Regione restino chiusi per sei settimane, come per un solo giorno; al contrario, anche in questo periodo del post sisma gli Uffici del Consiglio regionale stanno portando avanti ininterrottamente un lavoro generoso e insostituibile’.
E poi: ”Il Consiglio regionale dell’Abruzzo in realtà non si è affatto fermato e continua a lavorare regolarmente anche in queste ore; la sola seduta dell’Assemblea regionale che è stata rinviata è quella del 23 marzo prossimo perché cade nella settimana precedente il voto amministrativo, proprio per evitare che le tensioni della campagna elettorale si scarichino sui lavori dell’Aula; quindi, la reale sospensione è di soli quindici giorni anziché 42 come è stato erroneamente scritto”. Pagano ha proseguito: ”A ciò si aggiunge la concomitanza con le festività pasquali e la ricorrenza del sei aprile, ossia il primo anniversario del sisma in Abruzzo; per questa ricorrenza il Consiglio regionale ha promosso un evento a carattere religioso-istituzionale per ricordare la tragica vicenda del sisma”. ”Come già programmato dalla Conferenza dei capigruppo – ha sottolineato il presidente del Consiglio regionale – il giorno successivo (sette aprile), torneranno a riunirsi le Commissioni. Nessuna lunga vacanza del Consiglio regionale e degli organismi consiliari, dunque, come sostenuto dal giornalista Gian Antonio Stella. Al contrario – ha puntualizzato, infine, Pagano – viene portata avanti una costante ed incessante attività politico amministrativa. Attività che non si è mai fermata dal 6 aprile 2009, quando le riunioni, sia pure in condizione organizzative disperate, si svolgevano all’aperto e nei giardini del Consiglio regionale”. ”Spiace che, in questa strategia fondata sulla confusione e sul discredito si sia voluto coinvolgere anche l’Assemblea regionale abruzzese – ha detto Pagano – che certamente non può essere descritta come una Istituzione vacanziera ed improduttiva”. Il Presidente dell’Assemblea regionale ha pertanto invitato Gian Antonio Stella ”a venire in Abruzzo, in Consiglio regionale, nostro ospite, magari in occasione della ricorrenza del 6 aprile, dove potrà rendersi conto oltre che della realtà dei fatti anche del buon lavoro che si continua a portare avanti”. Insomma secondo Pagano l’articolo di Stella è funzionale, in un momento elettorale di grande sensibilità, tenderebbe a destabilizzare il clima sereno, corretto e leale che dovrebbe contrassegnare il confronto politico in vista della prossima consultazione. Anche in questo caso le espressioni contrapposte di “due piazze”: quella dell’acqua bene comune e quella del Pdl operoso e del fare, vilipeso e falsificato da certa stampa di sinistra.  Sarebbe interessante se Pagano (ma forse dirà che non ha voce in capitolo) commenterà anche l’ultima notizia che va iscritta in quel generoso consulentificio che è la Protezione civile e che Repubblica (giornale comunista, secondo Berlusconi), pubblica oggi. Il 15 aprile 2009, ad appena nove giorni dal sisma che ha provocato la morte di 308 aquilani, ferendone altri 1.600 e lesionando centinaia di edifici, l’ennesimo contributo, 300 mila euro, finisce, con la solita ordinanza ad hoc, nelle casse di una fondazione, che ha come scopo la prevenzione del rischio sismico che però si è materializzato 216 ore prima.
La fondazione si chiama Eucentre e fa parte della short list (commesse, consulenze, convenzioni) del dipartimento di Protezione civile. Fondata nel 2003 uno dei fondatori è il professor Gian Michele Calvi, che è pure direttore – con il Consorzio For Case di cui è presidente – del progetto C. A. S. E.: la ricostruzione all’Aquila di 183 edifici, 4.600 appartamenti con appalti per 800 milioni che, secondo Verdini, porterà “migliaia di aquilani” a testimoniare il loro ringraziamento in Piazza S. Giovanni, oggi a Roma.
Non so se di questo si palerà il 6 aprile in Consiglio Regionale, ma so  che questa ennesima “strana” situazione di beffe verso i terremotati, consiglierà molti a restare a casa ed alcuni ad andare in piazza Navona e non solo per “difendere” l’acqua.

Carlo Di Stanislao

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