L’Italia a Bruxelles per non dimenticare

Venticinque anni dopo, ripensare al 29 maggio 1985 e alle immagini di quella dolorosa finale di Coppa dei Campioni Juventus – Liverpool fa tornare alla memoria la tragedia di 39 persone, di cui 32 italiane, che persero la vita nella ressa scatenata dall’attacco dei tifosi inglesi al settore occupato prevalentemente da italiani, e all’angoscia di […]

Venticinque anni dopo, ripensare al 29 maggio 1985 e alle immagini di quella dolorosa finale di Coppa dei Campioni Juventus – Liverpool fa tornare alla memoria la tragedia di 39 persone, di cui 32 italiane, che persero la vita nella ressa scatenata dall’attacco dei tifosi inglesi al settore occupato prevalentemente da italiani, e all’angoscia di quelle che riuscirono a sopravvivere trovando rifugio in campo o lanciandosi dagli spalti nel vuoto. E’ per questo che la scelta di Bruxelles quale sede del primo dei due test premondiali previsto questa sera contro il Messico non è stata casuale: la delegazione italiana, infatti, all’arrivo in quello stadio oggi così diverso da quello fatiscente che ospitò quell’atroce finale di Coppa dei Campioni, prenderà parte ad una cerimonia commemorativa in ricordo dei tifosi che nell’Heysel, oggi Stadio “Re Baldovino” hanno trovato la propria tomba. Guidato dal Presidente federale Giancarlo Abete, dal Commissario tecnico Marcello Lippi e dal capitano Fabio Cannavaro, il gruppo azzurro sosterà in un deferente silenzio e deporrà una corona di alloro davanti la targa che ricorda quella tragedia. Sarà un omaggio doveroso di tutto il calcio italiano alle vittime di quel dramma ed alle loro famiglie che videro partire i propri cari con una sciarpa al collo per partecipare ad una festa sportiva e non li videro più tornare.

FIGC

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