Sanità: Silveri vs Pezzopane “Dovrebbe conoscere le leggi”

Non accenna a placarsi il botta e risposta tra il direttore generale della Asl 1 Gianacarlo Silveri e la senatrice aquilana del PD Stefania Pezzopane. Uno scontro a suon di comunicati stampa al vetriolo con i quali era stato tiratro in ballo anche il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. La risposta del manager Silveri […]

Non accenna a placarsi il botta e risposta tra il direttore generale della Asl 1 Gianacarlo Silveri e la senatrice aquilana del PD Stefania Pezzopane. Uno scontro a suon di comunicati stampa al vetriolo con i quali era stato tiratro in ballo anche il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. La risposta del manager Silveri non tarda ad arrivare. “La parlamentare dovrebbe conoscere le leggi e sapere che il direttore generale di una Asl puo’ essere rimosso solo nei casi previsti dalla normativa”. Cosi’, in una nota, il direttore generale della Asl 1 Avezzano, Sulmona, L’Aquila Giancarlo Silveri replica alla senatrice del Pd Stefania Pezzopane che aveva sollecitato un cambio ai vertici dell’azienda sanitaria chiedendo alla Regione di “onorare gl impegni presi in campagna elettorale”. “La senatrice – dichiara Silveri – nel suo ultimo comunicato stampa, ha reiterato con vigore, nella sua veste di elettrice e di parlamentare, la richiesta al Presidente D’Alfonso di dimissionare il sottoscritto. Da quanto si evince con molta chiarezza, leggendo la nota in questione, le ragioni della richiesta sono due: la prima in assolvimento di uno scambio pre – elettorale ‘ti do i voti se cacci il Direttore Generale della Asl’; la seconda per impedire a quest’ultimo di nominare i Direttori di Dipartimento e vari primari. Mentre – in quanto elettrice – puo’ ignorare quanto previsto dalle leggi riguardanti le aziende sanitarie, in quanto senatrice dovrebbe conoscere bene le stesse leggi. I casi nei quali un direttore generale puo’ essere rimosso”, aggiunge Silveri, “sono molto ben normati e, allo stato delle cose, non consentono al Presidente della Regione di poter agire nel senso voluto nei miei confronti. Quindi, a meno che io non lo voglia, lo scambio voti contro dimissionamento non puo’ perfezionarsi. Per quanto riguarda invece il voler impedire che sia io a nominare i Direttori di Dipartimento e vari primari, la questione si fa molto piu’ delicata. Mi pare di ricordare che, per cose molto piu’ lievi nel campo delle nomine in discorso, anche qualche tempo fa scattarono le manette per un amministratore regionale della Campania. Tali nomine infatti”, prosegue il manager della Asl 1, “sono prerogativa esclusiva dei Direttori generali e qualunque interferenza puo’ assumere la gravita’ di reato penale. Poiche’ io sono direttore generale nel pieno dei poteri e quindi delle responsabilita’ che da questi derivano e nel pieno del mio mandato (il mio contratto scade nel gennaio 2018) ho il dovere di procedere alle nomine di figure e organismi all’interno dell’azienda secondo quanto previsto dalle norme e nel pieno rispetto delle mie prerogative. Mi sembra pertanto doveroso, visto lo stato delle cose, procedere in questo senso, con ogni possibile rapidita’ al fine di evitare imbarazzi a figure istituzionali della Regione, che stimo e rispetto, ed anche per scongiurare che possano essere chiamate a rispondere di possibili ipotesi di reato. Per lo stesso motivo, di eventuali dimissioni – pur non dovute e sempre se richieste – se ne parlera’ dopo”, conclude Slveri.

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