Alcune testimonianze sull’architettura funeraria nell’Impero Romano

Questa rubrica ha per oggetto l’analisi della tipologia dei monumenti funerari ‘ a torre’, talora affine a quella dei mausolei ‘a edicola’ di età romana, nell’Italia Centrale e in particolar modo per L’Abruzzo in un arco temporale che va dal I secolo a.C. al II secolo d.C..L’obiettivo è stato quello di schematizzare un quadro tipologico […]

colosseoricostruzionegQuesta rubrica ha per oggetto l’analisi della tipologia dei monumenti funerari ‘ a torre’, talora affine a quella dei mausolei ‘a edicola’ di età romana, nell’Italia Centrale e in particolar modo per L’Abruzzo in un arco temporale che va dal I secolo a.C. al II secolo d.C..L’obiettivo è stato quello di schematizzare un quadro tipologico in cui inserire tutti i rinvenimenti funerari, limitatamente all’arco cronologico e alla sezione geografica in questione.
E’ opportuno evidenziare l’eterogeneità sotto il profilo qualitativo dei dati raccolti: al di là delle accurate relazioni e dei risultati delle indagini condotte a cavallo fra il secolo scorso e il corrente, talvolta si è sentita l’esigenza di valutare anche i coincisi suggerimenti dei privati.
Può darsi che il prototipo della categoria dei monumenti funerari ‘ a torre’ sia il Sepolcro di Pompeo ad Albano e a tal proposito prima tappa dell’indagine condotta è la Campagna Romana.
La seconda fase della ricerca si è focalizzata sulla Sabina, dove si riscontra una tipologia ‘ a torre’ caratterizzata dalla sovrapposizione di più dadi su un medesimo basamento, priva di componenti decorative e architettoniche, in base al principio che conferisce il primato a volumi già stabiliti.
L’ultima parte del lavoro è relativa all’analisi dei monumenti funerari ‘a torre’ nell’ambito dei comuni di L’Aquila, Prata d’Ansidonia, S. Benedetto dei Marsi, Alba Fucens, Corfinio e Ortona, oltre all’esemplare nell’area archeologica di Pietrabbondante per il Molise.

Francesca Ranieri

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