CHIODI, ECCO L’ABRUZZO DEL FUTURO

La relazione del presidente della Regione, Gianni Chiodi, al disegno di legge sul Dpfer ha aperto oggi all’Aquila la sessione di bilancio del Consiglio regionale. Per la prima volta il presidente della Regione ha relazionato sul Dpefr con l’ausilio di slide che hanno illustrato all’Aula la piattaforma di lavoro dell’intero documento di programmazione. In oltre […]

La relazione del presidente della Regione, Gianni Chiodi, al disegno di legge sul Dpfer ha aperto oggi all’Aquila la sessione di bilancio del Consiglio regionale. Per la prima volta il presidente della Regione ha relazionato sul Dpefr con l’ausilio di slide che hanno illustrato all’Aula la piattaforma di lavoro dell’intero documento di programmazione. In oltre un’ora di intervento, il presidente della Regione ha ribadito che “entro il 2012 la Regione sarà risanata” dal punto di vista finanziario e che il “Dpfer e la legge finanziaria saranno gli strumenti che più di tutti metteranno in atto il processo di risanamento”. Chiodi ha detto che “il Dpfer 2010-2012 si colloca in un contesto di profonda crisi economica, congiunturale e strutturale. Le componenti strutturali di questi crisi si sostanziano in: deficit competitivo, deficit pubblico regionale, deficit infrastrutturale, dualismo territoriale, divario fiscale, deficit politico-istituzionale”. Su fronte del deficit pubblico regionale, Chiodi ha sottolineato che “l’indebitamento percentuale rispetto al Pil subisce, a partire dal 2000, un’impressionante trend di crescita passando dal 2,4% (2000) al 14,2% (2007). In termini assoluti si passa dai 558 milioni di euro del 2000 ai 3 miliardi 982 milioni del 2007, tenendo conto ? aggiunge Chiodi ? che dal 2002 al 2007 le addizionali Irap in Abruzzo sono aumentate dell’87% a fronte di un aumento nazionale nello stesso periodo del 23%” Per Chiodi la Regione deve concentrarsi “sulle componenti strutturali, sulle aree più in difficoltà (Abruzzo centrale e Valle Peligna), sul cratere del sisma e sull’area della piccola impresa e dei distretti produttivi”. li strumenti che secondo il presidente della Regione devono essere utilizzati per programmare lo sviluppo sono: Fondi Fesr per 330 milioni di euro; Fondi Fas e competitività circa 177 milioni di euro; Masterplan circa un miliardo di euro.
Ma ? come ha sottolineato Chiodi ? “il nodo è il deficit pubblico e le sue due maggiori componenti: il sistema sanitario regionale e la regione stessa. Nel 2009 il debito totale, che è pari a 3,5 miliardi di euro, dopo un lungo periodo di crescita costante, è tornato ai livelli inferiori al quelli del 2006; nessun nuovo mutuo è stata contratto nel 2009 e 2010 per finanziare la spesa regionale, mentre il disavanzo di amministrazione della Regione (280 mln) è tornato ai livelli precedenti il 2005. Per quanto riguarda la sanità regionale ? ha aggiunto Chiodi ? il debito si è ridotto nel 2009 di 196 milioni di euro, mentre il trend di disavanzo annuale è in flessione ed è previsto in 80 milioni. Per effetto delle attività di copertura, e tenendo conto del disavanzo della sanità 2009, le coperture presumibilmente necessarie sono ancora tra i 70 e i 100 milioni di euro”.
Sul fronte delle riforme nel settore sanità, il presidente Chiodi ha illustrato anche gli interventi previsti nel prossimo triennio: dalla riduzione dei presidi ospedalieri e la loro riconversione fino alla riduzione delle unità operative e la loro riqualificazione. Nel Dpfer discorso a parte il presidente Gianni Chiodi lo ha riservato al terremoto. Sul fronte della programmazione, Chiodi ha detto che “c’è stata la rimodulazione del fondi Fesr per 83 milioni di euro”, elencando i principali stanziamenti del governo al terremoto. Dai 4 miliardi per la ricostruzione ai 200 milioni per la viabilità; dai 226 milioni per le scuole ai 700 per il Piano Case; dai 77 milioni per l’Università ai 40 milioni per la zona Franca.
Il presidente ha poi invocato una legge regionale specifica per il terremoto dell’Aquila e “la legge, per la delicatezza della situazione ? ha spiegato – non può che essere il frutto di un’attenta elaborazione tra tutte le forze politiche regionali dalle quali ricevere unanime consenso”.
Il presidente Chiodi ha parlato poi dei risultati positivi del bilancio 2009, che “ha portato alla riduzione del costo del debito dai -94 milioni del 2008 ai -82 milioni del 2009 ai -79 milioni del 2010. In questo modo il costo del debito sarà stato ridotto del 16% circa”. Per quanto riguarda la riduzione dell’indebitamento della Regione senza sistema sanitario, si è passati da un miliardo del 2008 ai 970 milioni del 2009 ai 938 milioni del 2010, portando così una riduzione del 6,3%. “In generale ? ha sottolineato Chiodi ? il debito totale della Regione, comprensivo del sistema sanitario, è pari a 3,5 miliardi di euro, con una riduzione del 6,4%, tornando a livelli inferiori al 2005”. (REGFLASH) IAV 091228

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