Ahmadinejad contro oppositori

Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha avvertito l’opposizione che “non servirà il pentimento e non ci sarà ritorno” il giorno in cui la nazione “si muoverà come un grande oceano” contro di essa. “Fanno un gran baccano e creano notizie false per complicare la situazione”, ha detto Ahmadinejad, alla tv di Stato, riferendosi all’opposizione. “Ma […]

4219741642_7f5fb9364d_oIl presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha avvertito l’opposizione che “non servirà il pentimento e non ci sarà ritorno” il giorno in cui la nazione “si muoverà come un grande oceano” contro di essa. “Fanno un gran baccano e creano notizie false per complicare la situazione”, ha detto Ahmadinejad, alla tv di Stato, riferendosi all’opposizione. “Ma – ha aggiunto – dovrebbero imparare la lezione dalle esperienze del passato”.

Ai microfoni della tv di Stato, Ahmadinejad non ha usato mezzi termini, puntando il dito contro i leader dell’opposizione, rei a suo avviso di aver soffiato sul fuoco per creare un clima di odio e tensione per le strade del Paese. “Fanno un gran baccano e creano notizie false per complicare la situazione – ha detto – La nazione iraniana è come un oceano ed essi dovrebbero avere paura del giorno in cui questo grande oceano si muoverà, e non ci sarà ritorno. Allora il pentimento non servirà“.

Ayattollah e polizia: “Impiccare chi protesta”
“Se chi protesta non cambierà atteggiamento dovrà essere trattato alla stregua di un mohareb (nemico di Dio)”, punibile con la pena di morte. E’ durissimo l’avvertimento rivolto ai manifestanti riformisti dall’ayatollah Ahmad Alamolhoda, che ha parlato nel corso della manifestazione a Teheran indetta dal governo per contestare i dimostranti che domenica, in occasione delle celebrazioni dell’Ashura, hanno dato vita a violenti scontri con le forze dell’ordine.

“Il tempo della tolleranza è finito”, gli ha fatto eco il capo della polizia iraniana, Esmail Ahmadi-Moqaddam, preannunciando che contro almeno alcuni degli oppositori arrestati durante manifestazioni di piazza sarà mossa un’accusa da pena di morte. “Accecheremo l’occhio della sedizione”, ha affermato Ahmadi-Moqaddam in una conferenza stampa. “Chiunque verrà arrestato in queste manifestazioni – ha aggiunto – sarà trattato con severità, da criminale. Le azioni di coloro che prendono parte ai raduni e creano insicurezza saranno considerate Moharebeh”.

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