Chimica: nuovo impulso all’accordo di programma per la qualificazione e la reindustrializzazione del polo petrolchimico di Priolo

Si è svolto, al Ministero dello Sviluppo economico, un incontro presieduto dal sottosegretario Stefano Saglia e coordinato dal direttore generale Andrea Bianchi, finalizzato a verificare lo stato di attuazione dell’accordo di programma per la qualificazione e la reindustrializzazione del polo petrolchimico di Priolo.All’incontro hanno preso parte il Presidente della Provincia di Siracusa on. Nicola Bono, […]

Si è svolto, al Ministero dello Sviluppo economico, un incontro presieduto dal sottosegretario Stefano Saglia e coordinato dal direttore generale Andrea Bianchi, finalizzato a verificare lo stato di attuazione dell’accordo di programma per la qualificazione e la reindustrializzazione del polo petrolchimico di Priolo.All’incontro hanno preso parte il Presidente della Provincia di Siracusa on. Nicola Bono, rappresentanti del Ministero dell’ambiente, della Regione Sicilia, degli enti locali, di Eni, Erg, Sasol, Ecoil, Confindustria Sicilia e Confindustria Siracusa, della Confapi Sicilia, dell’Asi e delle organizzazioni sindacali di categoria nazionali e territoriali, di quelle confederali territoriali e dell’osservatorio chimico nazionale. Dopo un’ampia illustrazione dello stato di attuazione dell’accordo da parte del direttore generale e del Presidente della Provincia di Siracusa, il sottosegretario Saglia ha sottolineato, anche a nome del Ministro Scajola, l’importanza strategica del petrolchimico di Priolo per l’intera chimica nazionale ribadendo pertanto l’impegno del ministero a favorirne l’attuazione.

Nel corso dell’incontro è stata evidenziata l’esigenza di accelerare il percorso finalizzato all’insediamento di sei nuove iniziative produttive che complessivamente contano circa 100 milioni di investimenti e un’occupazione aggiuntiva diretta di circa 150 addetti. In particolare, uno dei progetti, quello presentato dalla società Ecoil, è immediatamente cantierabile.

Le iniziative, essendo conformi ai criteri per la reindustrializzazione stabiliti nell’accordo, si potranno avvalere, superata l’istruttoria degli uffici competenti, degli incentivi nazionali e regionali previsti nell’accordo stesso.

Per dare nuovo impulso al processo di reindustrializzazione, l’Eni ha ribadito il suo impegno a supportare l’osservatorio chimico nazionale e quello locale nell’individuazione di nuove iniziative di filiera e a garantire condizioni competitive, sia per l’acquisto delle aree necessarie ai nuovi insediamenti produttivi sia per l’acquisto di etilene, propilene e polietilene da parte delle imprese trasformatrici localizzate o che intendono localizzarsi in loco. Il direttore generale ha sollecitato la costituzione della società prevista nell’accordo, partecipata dalle imprese presenti nel petrolchimico e dagli enti locali e destinata prima di tutto a realizzare uno studio di fattibilità per la creazione di un parco industriale, nel quale collocare un dipartimento nuovi materiali, un incubatore d’impresa, un centro servizi materie plastiche.

Per dare una prospettiva di sviluppo al petrolchimico è emersa come prioritaria la necessità di bilanciamento del cracking. A riguardo l’Eni si è impegnata a garantire, attraverso adeguati investimenti, l’efficienza del cracking e degli impianti di polietilene presenti nell’isola, sottolineando inoltre la disponibilità di 200.000 tonnellate di etilene per approvvigionare nuovi eventuali utilizzatori per l’individuazione dei quali il Mise ha chiesto il massimo impegno, oltre che dell’Eni, di Erg, Sasol e di Confindustria.

Il gruppo Erg, che riveste a Priolo un ruolo strategico nel comparto energetico, ha confermato la sua volontà di realizzare sul territorio un terminale per l’importazione e la rigassificazione di gas naturale liquefatto e a tal fine ha sollecitato un riscontro in tempi brevi da parte della Regione Sicilia. Il direttore generale, a conclusione dei lavori, ha assicurato il proseguimento dell’attività di monitoraggio dell’accordo e di assistenza tecnica alla sua realizzazione da parte dell’osservatorio chimico nazionale e, qualora necessario, la convocazione del comitato paritetico per risolvere eventuali ostacoli al raggiungimento degli obiettivi previsti.

Tra due mesi verrà convocato il prossimo incontro.

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