FERROVIE: ANCORA NESSUN RISARCIMENTO NONOSTANTE LE PROMESSE FATTE.

“Nonostante la promessa del Ministro Matteoli, rappresentante del Governo in quanto azionista che controlla Trenitalia, che si era impegnato affinché i viaggiatori vittime dei ritardi venissero risarciti e nonostante l’impegno di Trenitalia, che avrebbe valutato “altre forme di attenzione e di compensazione”, a tutt’oggi, le migliaia e migliaia di cittadini che hanno subito gravi ritardi […]

“Nonostante la promessa del Ministro Matteoli, rappresentante del Governo in quanto azionista che controlla Trenitalia, che si era impegnato affinché i viaggiatori vittime dei ritardi venissero risarciti e nonostante l’impegno di Trenitalia, che avrebbe valutato “altre forme di attenzione e di compensazione”, a tutt’oggi, le migliaia e migliaia di cittadini che hanno subito gravi ritardi in occasione della nevicata avvenuta prima delle festività natalizie, non hanno conosciuto ancora alcun tipo di risarcimento” – dichiara Mauro Zanini, Vice Presidente Federconsumatori.Eppure il Regolamento europeo dei diritti del viaggiatore entrato in vigore il 13.12.09 è difficilmente eludibile.
Questo Regolamento prevede che quando il cliente arriva alla sua destinazione finale con un ritardo superiore ai 60 minuti, ha diritto ad un rimborso del 25% del prezzo pagato. Se il ritardo supera i 120 minuti, il rimborso deve essere del 50%. Oltre al danno dell’eliminazione dei rimborsi per i ritardi inferiori a 60’ ora anche la beffa! Non solo, infatti, Trenitalia ha adottato in termini peggiorativi le linee massime definite dal Regolamento (cosa inaudita, che infatti, ad es. non è avvenuta né in Francia né in Spagna, dove è stato applicato il regolamento mantenendo le maggiori tutele previste in precedenza), ma, ora, Trenitalia non cede facilmente al rispetto delle regole, e, strumentalizzando l’art. 32 dell’allegato I del Regolamento, tenta di evitare il rimborso.
In questo articolo è scritto che “il trasportatore è esonerato dalla responsabilità quando la soppressione, il ritardo, o la mancata coincidenza sono imputabili a … circostanze esterne all’esercizio ferroviario”.
Qualche considerazione :
  • È difficile credere che una nevicata possa produrre effetti per più giorni. Forse il primo giorno è scusabile, ma se gli effetti della nevicata si dilatano per giorni e su tutta la rete (anche in Sicilia, dove in quei giorni la gente andava al mare), forse i ritardi non dipendono da “circostanze esterne”. Forse c’entra qualcosa anche l’organizzazione interna delle Ferrovie dello Stato.
  • Trenitalia tenta di evitare le sue responsabilità per evitare i rimborsi, invece, il presidente della società Eurostar, responsabile della gestione dei servizi ferroviari sotto il tunnel della Manica, ha disposto un risarcimento di 11 milioni di euro ai 100.000 viaggiatori danneggiati dalla chiusura del tunnel.
Infine Federconsumatori denuncia anche la decisione delle Ferrovie dello Stato di eliminare i carrellini portabagagli nelle stazioni. All’inizio fu cancellato il servizio del portabagagli; adesso sono stati eliminati anche i carrelli portabagagli in tutte le stazioni d’Italia. In compenso sembra che in futuro, ci potrà essere una convenzione in campo europeo per ripristinare i carrelli portabagagli nelle stazioni.
Ma non sarebbe stato più giusto lasciare i carrelli in stazione fin quando quel servizio non fosse stato sostituito dalla convenzione europea?

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