Lavoro, Istat: “aumento medio del 3% delle retribuzioni nel 2009”

Retribuzioni in aumento nel 2009, ma in misura minore rispetto all’anno prima. Secondo l’Istat, nella media del 2009 le retribuzioni orarie contrattuali sono cresciute del 3% (con un’inflazione allo 0,8%), mentre l’anno precedente c’è stato un +3,5%. A dicembre, invece, le retribuzioni sono cresciute dello 0,1% rispetto a novembre e del 2,8% nel confronto con […]

Retribuzioni in aumento nel 2009, ma in misura minore rispetto all’anno prima. Secondo l’Istat, nella media del 2009 le retribuzioni orarie contrattuali sono cresciute del 3% (con un’inflazione allo 0,8%), mentre l’anno precedente c’è stato un +3,5%. A dicembre, invece, le retribuzioni sono cresciute dello 0,1% rispetto a novembre e del 2,8% nel confronto con lo stesso mese dell’anno precedente. L’aumento congiunturale dello 0,1% delle retribuzioni orarie a dicembre, spiega l’Istat, è il risultato dei miglioramenti economici previsti in sei contratti (tessili vestiario e maglierie, pelli e cuoio, calzature, società e consorzi autostradali, editoria giornali, credito).
Su base annua, invece, c’è stato un +2,8% e gli incrementi più rilevanti sono stati per acqua e servizi di smaltimento rifiuti (4,2%) e metalmeccanica (4,2%), alimentari bevande e tabacco (4%),tessili, abbigliamento e lavorazioni pelli (3,9%).
Aumenti tendenziali più contenuti hanno interessato invece trasporti, servizi postali e attività connesse (1,4%),agricoltura (1,6%), pubblici esercizi e alberghi (1,8%) ed edilizia (2%). La variazione è nulla, poi, per i contratti telecomunicazioni, militari-difesa, forze dell’ordine e attività dei vigili del fuoco.
Nella media del 2009, aggiunge l’istituto di statistica, le retribuzioni sono cresciute del 3% e gli aumenti significativamente superiori alla media sono stati nei comparti acqua e servizi di smaltimento rifiuti (5%), edilizia (4%) e legno carta e stampa (4%), commercio (3,9%) e altri servizi privati (3,8%).
Gli incrementi più contenuti sono stati nei comparti trasporti, servizi postali e attività connesse (1,2%),telecomunicazioni (1,1%), militari-difesa (0,3%) e forze dell’ordine (0,2%).

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