La verità in fondo al pozzo

Il Fiocco Tricolore nel Giorno del Ricordo AD 2010, perché “la verità è sempre rivoluzionaria”. Mettiamoci dei panni di tutte le vittime infoibate: la Verità in fondo al pozzo. Una giornata che assume a Teramo un significato particolare, congiungendo idealmente due tragedie della Storia: la Shoah del popolo ebraico e il genocidio di decine di […]

Il Fiocco Tricolore nel Giorno del Ricordo AD 2010, perché “la verità è sempre rivoluzionaria”. Mettiamoci dei panni di tutte le vittime infoibate: la Verità in fondo al pozzo. Una giornata che assume a Teramo un significato particolare, congiungendo idealmente due tragedie della Storia: la Shoah del popolo ebraico e il genocidio di decine di migliaia di italiani infoibati. Iniziativa della Questura di Teramo per il Centenario della nascita di Giovanni Palatucci del quale ricorre il centenario della nascita il 10 febbraio 2010. Il ricordo è di tutti e per tutti. Proponiamo la lettura dei due volumi del professor Marco Pirina: “1945-1947 Guerra Civile. La Rivoluzione Rossa”. Il 10 febbraio si commemora il “Giorno del ricordo” ovvero il giorno, come recita la legge 92 del 30 marzo 2004, istituito “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”(art. 1). Dopo decenni di oscuro oblio (anche nelle lezioni di Storia) il Parlamento italiano nell’approvare la legge istitutiva, ha restituito dignità alla memoria delle migliaia di italiani trucidati barbaramente sul confine orientale e dei 350 mila connazionali costretti all’esilio dalle terre natie di Istria, Fiume e Dalmazia per sfuggire alla repressione dei partigiani comunisti del Maresciallo Tito ed alla sistematica pulizia etnica attuata nei confronti dei cittadini italiani. Fu una vera pulizia etnica, un genocidio. La Verità certamente non può essere infoibata, ma la Verità deve essere ancora ricostruita. Tra l’ottobre del 1943 e il maggio del 1945 decine di migliaia di italiani furono uccisi dai partigiani comunisti di Tito. Catturati nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni, vennero imprigionati e poi gettati ancor vivi (legati con il filo di ferro, imbottiti di granate) nelle cavità carsiche, chiamate foibe. Militari, finanzieri, marinai, maestri elementari, impiegati comunali e minatori. Bastava essere italiani per finire nella lista nera e in fondo ai pozzi carsici. In nome dell’amicizia di buon vicinato con l’ex Jugoslavia di Tito, l’Italia affossò la verità storica in quelle fosse nere senza fine, tombe della Verità e della Dignità di una Nazione sconfitta. Il 10 febbraio 1947 quando fu ratificato il Trattato di pace che sanciva il passaggio alla Jugoslavia delle ex province italiane dell’Adriatico, la tragedia assunse i contorni dell’umiliazione di un Paese umiliato e distrutto dall’insensata guerra e di una Nazione da ricostruire integralmente daccapo. Gli italiani che dovettero abbandonare l’Istria, la nostra terra per secoli, certamente non furono ben accolti in patria e molti lo dimenticano. Che significa? Nella pratica questa giornata significa che dobbiamo ricordare tutte le vittime (anche le altre, degli sloveni per esempio), ovvero tutti i “nemici del popolo” che finirono nelle foibe allora e che c’erano già finiti, prima di allora, spinti anche da molti compatrioti fascisti e comunisti. Il problema non è come si fa a conservare la memoria di qualcosa, ma smontare quella macchina mentale e culturale (infernale) che fa di tutto per non avere il quadro corretto della Storia. Il 10 febbraio commemoriamo la tragedia nazionale ed europea delle foibe, l’esodo degli italiani di Istria, Fiume e Dalmazia, nostri compatrioti frontalieri. La sensibilità e l’attenzione dimostrate nell’iniziativa legislativa in corso nella Regione Abruzzo intende valorizzare l’impegno delle istituzioni nella promozione culturale e sociale del Giorno del Ricordo, attraverso la conoscenza di tali tragici eventi di pulizia etnica ad opera dei partigiani comunisti iugoslavi e del conseguente esodo degli istriani, per l’affermazione di una coscienza civile che favorisca il superamento della cultura del pregiudizio e dell’odio. Il “Comitato 10 Febbraio” ogni anno si attiva presso le scuole di ogni ordine e grado, con informazioni utili alla conoscenza di una tragedia storica consumata su due fronti: l’eliminazione fisica e l’esodo. Le uccisioni e il fenomeno dell’esodo, determinato questo sia dal terrore psicologico delle foibe sia dalle deportazioni e dalla perdita della cittadinanza e della propria cultura – spiega il Comitato – hanno riguardato indistintamente militari e civili italiani, vittime del comunismo titino. La scuola, che è il luogo della conoscenza e dell’istruzione, ha anche l’alto compito di formare i giovani per la vita, di favorire lo sviluppo del senso civico, di educarli ai valori della cittadinanza, della pace, della solidarietà e del rispetto della persona. Le istituzioni scolastiche e in particolare i docenti, sono invitati a promuovere nell’ambito dei percorsi didattici e dell’offerta formativa, momenti di studio, di riflessione sul rispetto della persona, delle diversità e della collaborazione e solidarietà tra i popoli al fine di superare pregiudizi e odi di parte. La celebrazione del Giorno del ricordo, recuperando una parte della storia del popolo italiano, può essere l’occasione per conoscere e per capire: conoscenza e comprensione sono le basi da cui partire per sentirsi integralmente cittadini. L’Italia non può e non vuole dimenticare tutte le vittime: non perché il Giorno anima il risentimento, ma perché vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro. Un appuntamento nato dai giovani e rivolto ai giovani, per comunicare e informare utilizzando gli stessi linguaggi, al fine di creare un sentimento di empatia e fare proprio un ricordo che fa parte della cultura nazionale del nostro Paese, per respirare l’italianità di terre apparentemente lontane, abolendo la distanza tra classe politica e cittadini, tra adulti e giovani perché il ricordo è di tutti e per tutti. La Regione Abruzzo ha il dovere di individuare nella Legge le forme migliori per commemorare e celebrare adeguatamente i nostri connazionali frontalieri, la cui storia rivive ogni giorno nella toponomastica delle nostre città. Per questi motivi indossiamo il fiocco Tricolore, simbolo di riconoscimento per tutti quegli italiani che vogliono con questo semplice gesto ricordare il 10 Febbraio. Una giornata che assume a Teramo, quest’anno, un significato particolare, congiungendo idealmente due tragedie della Storia: la Shoah del popolo ebraico e il genocidio di decine di migliaia di italiani infoibati. Ricorre, infatti, il 10 febbraio 2010 il centenario della nascita di Giovanni Palatucci, ultimo Questore di Fiume che riuscì, durante la seconda guerra mondiale, a salvare oltre 5 mila ebrei. Per l’occasione il Questore di Teramo, d’intesa con il Vice Presidente della Provincia, Dr. Rasicci ed il Dirigente Scolastico del Liceo Ginnasio “M. Delfico”, Prof. Rofi, ha organizzato un incontro con gli studenti del Terzo Liceo presso la Sala Polifunzionale della Provincia, alle ore 9 con la proiezione del film “Senza confini”, che narra la vicenda umana del Dr. Palatucci. Parteciperanno anche gli studenti del Terzo Liceo Europeo del Convitto Nazionale. Agli studenti verrà distribuito un libro di Padre Stano, postulatore della causa di beatificazione.

“La verità è sempre rivoluzionaria”, diceva Gramsci e pare che i due volumi di Marco Pirina rispondano pienamente al vecchio e sempre attuale messaggio. Il primo volume del professor Marco Pirina,“1945-1947 Guerra Civile. La Rivoluzione Rossa” (edito dal Centro Studi e Ricerche Storiche Silentes Loquimur), è un libro (407 pp.) che punta i riflettori su un periodo storico fino ad oggi immerso nelle tenebre della memoria. Ma ecco pubblicato anche il secondo volume dell’opera (528 pagine, ottobre 2004), con centinaia di testimonianze e memorie che ricostruiscono la tragedia del Dopoguerra italiano, le stragi di repubblicani e loro familiari nelle Foibe, dopo la fine della guerra, l’eliminazioni gappiste di industriali, artigiani, agrari, preti, cattolici, socialisti, ex partigiani, “nemici” dei progetti rivoluzionari di chi non depose le armi nel nome di una “rivoluzione rossa”, che crearono le contraddizioni storico-politiche che ancora oggi alimentano la disinformazione in Italia e nel resto del mondo. In questi libri, per la prima volta vengono pubblicati integralmente i rapporti ufficiali dei Carabinieri sui fatti, copie di atti processuali, relazioni del Ministero dell’Interno e dell’intelligence americana. E i nomi delle vittime, reperiti da fonti ufficiali a guerra finita: oltre 50mila di cui 15mila insepolti. Ma che successe dopo il 25 aprile del 1945? E perché fu strappata un’importante pagina della storia d’Italia? Il doppio volume di Pirina recupera fatti, nomi, storie e raccoglie i frammenti dei feroci massacri compiuti dai partigiani comunisti verso i fascisti (gli ex), i repubblichini e gli inermi, fra cui preti, imprenditori e borghesi che non accettarono di partecipare al diabolico “disegno” e che non condividevano o intralciavano la strada dei partigiani comunisti verso il progetto rivoluzionario. L’Autore porta alla luce le pagine del diario di una Storia rimasta nascosta per più di 60 anni. La ricerca di Pirina è iniziata quando ebbe il coraggio e la volontà di ricomporre quella pagina della Storia strappata, il post-dopoguerra. Come nei libri di testo scolastici mancano ancora le Foibe e la Guerra Civile italiana dopo l’8 settembre 1943, così i testi degli storici di questi ultimi 50 anni si erano lasciati indietro l’analisi del post-dopoguerra. Quando la Resistenza contro l’invasore, nella quale la Patria rinacque, era finita, qualcuno pensava di realizzare qualcos’altro. Un progetto rivoluzionario. Finita la Resistenza si è passati alle esecuzioni sommarie di fascisti, ex fascisti, di quanti coinvolti con la Repubblica Sociale Italiana e di civili innocenti. Un tema che ha per nostra fortuna interessato intellettuali di sinistra come Gianpaolo Pansa e Giovanni Pisanò. Ma qual è la differenza tra l’approccio di Pirina, di Pansa ne “Il sangue dei vinti” o di Pisanò ne “Il triangolo rosso”? Pirina ha lavorato su documenti e testimonianze, su atti giudiziari, su inchieste, su fonti giornalistiche e religiose. Il suo libro non è né un racconto né una ricostruzione storica: è la ricerca storica degli avvenimenti con una dimensione, una data ed un riferimento precisi. Qui non c’è quasi nulla di opinabile. È un diario cronologico di tutte le regioni del nord Italia, provincia per provincia, dal 1945 ai primi del 1948. Ricompone, insieme ai suoi collaboratori del Centro Studi, episodi e fatti avvenuti in tante parti del nord Italia, offrendo una chiave di lettura: ciò che accadde in Emilia Romagna aveva uno stesso messaggio, un medesimo disegno, identico alle altre regioni del nord Italia. “Vi era un progetto – spiega Pirina- perché ciò che accadde in Istria, in Venezia Giulia e in Friuli, corrispondeva esattamente a quanto successe in Emilia Romagna, in Piemonte, in Lombardia. Un piano preciso. Cominciato ben prima della fine della guerra, con Porzus il 7 febbraio 1945, con l’uccisione dei partigiani cattolici e azionisti socialisti, ammazzati dai partigiani comunisti. Successivamente anche la chiave di lettura che in questi ultimi anni si è data delle Foibe è stata molto falsata. Perché è stato accentuato un principio di lettura etnico: si è detto che sono stati gli slavi. Invece non è vero!”. Perché c’erano anche i partigiani comunisti italiani “che fisicamente sono andati a prelevare coloro che erano nemici del progetto internazionalista comunista. Perché sul confine era più facile. Era possibile realizzare il piano meglio che in Emilia Romagna, perché l’annessione avrebbe portato all’estensione anche territoriale”. Ma la ricostruzione di Pirina non riguarda solo le uccisioni dei fascisti. Ecco la novità assoluta. Nelle altre regioni del nord Italia si è passati, dopo l’uccisione dei fascisti, all’uccisione di un sindaco socialista a Bologna (solo per citare un esempio), di preti, di commercianti, di borghesi, di imprenditori, di gente che col fascismo non aveva avuto niente a che fare, ma che faceva parte di quel ceto che rifiutava il progetto rivoluzionario comunista. E nei territori dove il controllo era maggiore, perché più forti erano state le formazioni partigiane garibaldine che non avevano mollato le armi, questo progetto si estese nel tempo. “Così a Milano, per esempio, la Volante Rossa continuò ad ammazzare con stile gappista fino al 1949 quando i principali responsabili, invece di essere processati, furono fatti scappare dal partito e da Togliatti stesso…e i responsabili poi occuparono dei posti di enorme prestigio nei paesi dell’Est”. Togliatti li difese. “Furono protetti da Togliatti il quale da una parte fece finta di minimizzare o di isolare questa scheggia impazzita e dall’altra la difese facendo andare all’estero oltre 34mila responsabili. Terribile fu, quando con le due amnistie del 1952 e del 1953 (quando la DC ha il controllo del governo in senso maggioritario) furono coperti tutti i reati avvenuti dal ’45 al ’47. Questo è importante perché mostra con chiarezza la chiave di lettura che ho dato del tentativo rivoluzionario”. Dunque venivano eliminati i nemici di questa rivoluzione rossa: ecco la differenza di lettura tra il libro di Pirina e quello di Pansa il quale esamina il momento della jacquerie rivoluzionaria nei confronti dei vinti, che c’è stata ed è presente anche nel libro di Pirina. Ma poi non è finita. “Perché una scheggia del Partito Comunista che faceva riferimento a Pietro Secchia, non voleva perdersi il momento buono: avevano le armi, avevano il controllo di alcuni territori, avevano tutto. Quindi ci potevano provare. Non ci sono riusciti, ma ci hanno provato. E per farlo c’erano da eliminare tutti coloro che rappresentavano un pericolo per il disegno, come nel caso di Gorizia dove vengono uccisi i membri del Comitato Liberazione Nazionale. O come a Trieste o come gli industriali di Reggio Emilia…”. Poi, con le elezioni del 18 aprile 1948 si alimenta la fiammata rivoluzionaria. “Le schegge minime continuano ad essere presenti nelle varie cellule e nei diversi paesi dove c’è una predominante elettorale comunista. Poi si vanno a riversare negli anni ’60 e ’70, in quelle che poi diventeranno le Brigate Rosse…”. Nei libri di Pirina, inoltre, viene denunciato apertamente il legame che unisce l’azione dei partigiani comunisti dopo il 25 aprile, con l’attività terroristica delle Br. “C’è un legame, un filo rosso come lo chiama Massimo Caprara, che continua sempre. E l’esame di queste radici storiche l’ho voluto fare sui fatti. Basta leggere, nel capitolo di Reggio Emilia, le dichiarazioni del partigiano William: il Partito Comunista mi ha ordinato di uccidere e di fare la rivoluzione. Ma senza la lettura di questi fatti, svanisce anche l’interpretazione della grande spaccatura che c’è, ancora oggi, tra gli italiani. Proprio perché non è mai stato esaminato con serenità quello che successe in quegli anni. Attraverso il suo metodo, la trascrizione di episodi violenti, di flash crudeli, Pirina sostiene che il libro non rischia affatto di riaccendere l’odio, come alcuni pensano. “Assolutamente no. Se lo si legge con lo spirito che gli ho voluto dare, restituisce dignità alla Memoria. Il rancore nasce proprio dal silenzio. Vanno ricordati sia le vittime sia i responsabili”. E sul perché in fondo al libro vi siano delle pagine bianche, l’Autore non ha dubbi: “Per coinvolgere i testimoni, finché ci sono…”

Nicola Facciolini

Una risposta a “La verità in fondo al pozzo”

  1. Ricerca a cura di figli e nipoti di Esuli e di Caduti ha detto:

    CITTA’ D’ITALIA CHE HANNO ONORATO I MARTIRI DELLE FOIBE NELLA PROPRIA TOPONOMASTICA
    Un sentito ringraziamento
    Città – Alfabetico
    ABBIATEGRASSO (Milano) Parco Martiri delle Foibe
    ACQUAVIVA DELLE FONTI (Bari) Piazza Martiri delle Foibe
    ACQUI TERME (Alessandria) Piazza Martiri delle Foibe
    ALBANO SANT’ALESSSADRO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    ALBIGNASEGO (Padova) Viale Martiri delle Foibe
    ALESSANDRIA Via Esuli Istriani, Fiumani e Dalmati
    ALESSANDRIA Via Vittime delle Foibe
    ALGHERO fraz. Fertilia (Sassari) Via Martiri delle Foibe
    ALLERONA scalo (Terni) Largo Martiri delle Foibe
    ALTAMURA (Bari) Via Caduti delle Foibe
    ALTAVILLA VICENTINA fraz. Tavernelle (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    ANCONA Scalinata Italiani di Istria Fiume e Dalmazia
    ANTRODOCO (Rieti) Giardino Martiri delle Foibe
    AREZZO Largo Martiri delle Foibe
    ARONA (Novara) Largo Martiri delle Foibe
    ASSISI – S.Maria degli Angeli (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    AVEZZANO (L’Aquila) Via Martiri delle Foibe
    BADIA POLESINE (Rovigo) Via Martiri delle Foibe
    BARANZATE (Milano) Giardino Martiri delle Foibe
    BARI Via Martiri delle Foibe
    BASCHI (Terni) Piazza Martiri delle Foibe
    BASSANO DEL GRAPPA (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    BAUCINA (Palermo) Via Martiri delle Foibe
    BELLUNO Piazzale Vittime delle Foibe
    BENEVENTO Piazzale Martiri delle Foibe
    BETTONA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    BIASSONO (Monza-Brianza) Via Martiri delle Foibe – Istria (1943 – 47)
    BOLOGNA Giardino Martiri d’Istria, Venezia Giulia e Dalmazia,
    BOLOGNA Rotonda Martiri delle Foibe
    BONATE SOPRA (Bergamo) Parco Martiri delle foibe
    BORGO SAN DALMAZZO (Cuneo) Piazzale Vittime delle Foibe
    BRA (Cuneo) Piazza Martiri delle Foibe
    BRESCIA Via Martiri delle Foibe
    BRESCIA Via Vittime d’Istria, Fiume e Dalmazia
    BRINDISI Via Martiri delle Foibe
    BRONI (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    BRUGHERIO (Monza-Brianza) Parco Martiri delle Foibe
    BUDRIO (Bologna) Via Vittime delle Foibe
    BUSSOLENGO (Verona) Viale Martiri delle Foibe
    CAGLIARI Parco dei Martiri delle Foibe
    CALCINAIA fraz. Fornacette (Pisa) Via Vittime delle Foibe
    CALCINATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    CALOLZIOCORTE (Lecco) Parco Martiri delle Foibe
    CAMAIORE (Lucca) Via Martiri delle Foibe
    CAMOGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe
    CANNARA (Perugia) Piazza Martiri delle Foibe
    CARAPELLE (Foggia) Via Martiri delle Foibe
    CARATE BRIANZA (Monza e Brianza) Piazza Martiri Giuliano – Dalmati
    CARDITO (Napoli) Via Martiri delle Foibe
    CASALE MONFERRATO (Alessandria) Via Vittime delle Foibe
    CASALVECCHIO SICULO (Messina) Proposta attesa delibera
    CASERTA Via Martiri delle Foibe
    CASPERIA (Rieti) Piazza Martiri delle Foibe (Delibera N. 2 del 17 marzo 2010 – attesa inaugurazione)
    CASSANO DELLE MURGE (Bari) Parco ai Martiri delle Foibe e all’Esodo Istriano-giuliano-dalmata
    CASTEL MAGGIORE (Bologna) Rotonda Martiri delle Foibe
    CASTELFRANCO EMILIA (Modena) Via Martiri delle Foibe
    CASTELLABATE fraz. Lago di Castellabate (Salerno) Via Martiri delle Foibe
    CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Giovanni Romito – Vittima delle Foibe
    CASTELLABATE fraz.. San Marco (Salerno) Via Norma Cossetto
    CASTELLAMONTE (Torino) Via Martiri delle Foibe
    CASTELNUOVO DEL GARDA (Verona) Via Martiri delle Foibe
    CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (Mantova) Via Martiri delle Foibe
    CEGLIE MESSAPICA (Brindisi) Via Martiri delle Foibe
    CERVETERI (Roma) Via Martiri delle Foibe
    CERVIA (Ravenna) Parco Martiri delle Foibe
    CHIARI (Brescia) Piazzetta Martiri delle Foibe
    CHIOGGIA (Venezia) Piazzale Martiri delle Foibe
    CHIOGGIA (Venezia) Giardini all’Esule istriano, giuliano e dalmata
    CHIUPPANO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    CHIVASSO (Torino) Via Martiri d’Istria e Dalmazia
    CISTERNA DI LATINA (Latina) Piazza Martiri delle Foibe e agli esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
    CITTA’ DI CASTELLO (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    CIVITANOVA MARCHE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
    CIVITAVECCHIA (Roma) Parco Martiri delle Foibe – Parco Uliveto
    COGGIOLA (Biella) Largo vittime delle Foibe
    COLLEGNO (Torino) Giardino Esuli italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia
    COMO Piazza Martiri Foibe Istriane
    COMO Rondello Don Angelo Tarticchio
    COMO fraz. Albate Giardini Martiri italiani delle Foibe istriane
    CONEGLIANO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
    COPERTINO (Lecce) Via Martiri delle Foibe
    CORNAREDO (Milano) Via Vittime delle Foibe
    CORROPOLI (Teramo) Piazza Martiri delle Foibe
    CORTEMAGGIORE (Piacenza) Via Martiri delle Foibe
    COSTA VOLPINO (Bergamo) Parco Martiri delle Foibe
    CREAZZO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    CREMA (Cremona) Piazza Istria e Dalmazia (Martiri delle Foibe)
    CRESCENTINO (Vercelli) Via Martiri delle Foibe
    DANTA DI CADORE (Belluno) Via Vittime delle Foibe
    DESENZANO DEL GARDA (Brescia) Via Martiri Italiani delle Foibe
    DOMODOSSOLA (Verbano-Cusio-Ossola) Piazzale Vittime delle Foibe Istriane
    DUE CARRARE (Padova) Piazza Norma Cossetto
    DUE CARRARE (Padova) Piazza Vittime delle Foibe
    FABRIANO (Ancona) Via dei Martiri delle Foibe Istriane
    FERMO Largo Vittime delle Foibe
    FERRARA Via Martiri delle Foibe
    FIDENZA (Parma) proposta attesa delibera Via Martiri delle Foibe
    FIRENZE Largo Martiri delle Foibe
    FOGGIA Piazza dei Martiri Triestini
    FOLIGNO (Perugia) Piazzale Martiri delle Foibe
    FONDI (Latina) Piazza Martiri delle Foibe
    FONTANIVA (Padova) Via Martiri delle Foibe
    FORLI’ (Forlì-Cesena) Via Martiri delle Foibe
    FORTE DEI MARMI (Lucca) Piazza Martiri delle Foibe
    FORZA d’AGR0′ (Messina) Proposta attesa delibera
    FOSSANO (Cuneo) Via Norma Cossetto (Vittima delle Foibe)
    FOSSO’ (Venezia) Via Martiri Giuliani e Dalmati
    FRANCAVILLA AL MARE (Chieti) Via Martiri delle Foibe
    FROSINONE Piazza Martiri delle Foibe
    FURCI SICULO (Messina) Proposta attesa delibera
    GALATINA (Lecce) Piazza Vittime delle Foibe
    GATTINARA (Vercelli) Piazza Martiri delle Foibe
    GAVIRATE (Varese) Piazza Martiri delle Foibe 1943 – 1945
    GAVORRANO (Grosseto) Via Martiri d’Istria
    GENOVA Passo Vittime delle Foibe
    GORIZIA Largo Martiri delle Foibe
    GORIZIA Via Norma Cossetto
    GOZZANO (Novara) Via Vittime delle Foibe
    GRADO (Gorizia) Piazza Martiri delle Foibe (pass. a mare)
    GROSSETO Piazza Martiri delle Foibe Istriane
    GRUGLIASCO (Torino) Giardino Vittime delle Foibe
    GRUMOLO DELLE ABBADESSE (Vicenza) Piazza Norma Cossetto
    GUIDONIA MONTECELIO – Villalba (Roma) Piazza Martiri delle Foibe
    IMPERIA Giardini Martiri delle Foibe
    JESI (Ancona) Piazza Martiri delle Foibe
    JESI (Ancona) Via Martiri delle Foibe
    JESOLO (Venezia) Viale Martiri delle Foibe
    LAMEZIA TERME (Catanzaro) Via Martiri delle Foibe (attesa uff. delibera)
    LANCIANO (Chieti) Piazza Martiri delle Foibe
    L’AQUILA (fraz. Cansatessa) Via Norma Cossetto – terremotata
    LATERZA (Taranto) Via Martiri delle Foibe
    LATINA Piazzale Martiri delle Foibe
    LATINA Viale Martiri di Dalmazia
    LATISANA (Udine) Via Martiri delle Foibe
    LAVAGNO fraz. San Pietro (Verona) Via Martiri delle Foibe
    LAZZATE (Monza-Brianza) Largo Martiri delle Foibe
    LECCE Via Martiri delle Foibe
    LECCO Riva Martiri delle Foibe
    LEGNAGO (Verona) Via Norma Cossetto
    LEINI’ (Torino) Via Martiri delle Foibe
    LEONESSA (Rieti) Largo dei Martiri delle Foibe Istriane
    LICATA (Agrigento) Piazzale Martiri delle Foibe
    LIMBIATE (Monza-Brianza) Piazza Martiri delle Foibe
    LISSONE (Monza-Brianza) Piazza Martiri delle Foibe
    LOANO (Savona) Via Martiri delle Foibe
    LOCRI (Reggio Calabria) Via Martiri delle Foibe
    LONIGO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    LUCCA Via Martiri delle Foibe
    MACERATA Via Vittime delle Foibe
    MAIOLATI SPONTINI (Ancona) Largo Martiri delle Foibe
    MANDANICI (Messina) P.zza Carabiniere Domenico Bruno-Martire delle Foibe
    MAPELLO (Bergamo) Via Esuli d’Istria, Fiume e Dalmazia
    MAPELLO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    MARCELLINA (Roma) Piazza Martiri delle Foibe
    MARINO (Roma) Piazzale Caduti delle Foibe
    MARTIGNACCO (Udine) Piazzale Martiri delle Foibe
    MASSA (Massa-Carrara) Parco del ricordo ai Martiri delle Foibe.
    MAZARA DEL VALLO (Trapani) Via Martiri delle Foibe
    MELISSANO (Lecce) Piazza Martiri delle Foibe
    MESSINA P.zza Martiri delle Foibe, Esuli di Istria, Fiume e Dalmazia
    MILANO Largo Martiri delle Foibe
    MILANO Via Martiri Triestini
    MIRANDOLA (Modena) Via Martiri delle Foibe
    MODENA Via Martiri delle Foibe
    MODUGNO (Bari) Parco del Ricordo delle Foibe
    MOGLIANO VENETO (Treviso) Via Martiri delle Foibe
    MONCALIERI (Torino) Via Vittime delle Foibe
    MONSELICE (Padova) Via Martiri delle Foibe
    MONTE PORZIO (Pesaro) Via Martiri delle Foibe
    MONTEBELLUNA (Treviso) Vicolo Martiri Giuliani e Dalmati
    MONTECCHIO MAGGIORE (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    MONTELUPONE (Macerata) Via Martiri delle Foibe
    MONTEROTONDO (Roma) Largo Martiri delle Foibe
    MONTESILVANO (Pescara) Via Martiri delle Foibe
    MONTESILVANO (Pescara) Via Pieramico Antonio Martire delle Foibe
    MONTIGNOSO (Massa e Carrara) Parco Martire delle Foibe – in onore Guardia di PS Mario Buffoni
    MORTARA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    MUGNANO DI NAPOLI (Napoli) Via Vittime delle foibe
    NANTO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    NARDO’ (Lecce) Piazzale Martiri delle Foibe
    NEPI (Viterbo) Parco Martiri delle Foibe
    NERVIANO (Milano) Via Martiri delle Foibe
    NISCEMI (Caltanisetta) P.za Martiri delle Foibe di Istria, Dalmazia e V.G.
    NIZZA DI SICILIA (Messina) Proposta attesa delibera
    NOCERA UMBRA (Perugia) Via Martiri delle Foibe
    NOCETO (Parma) Via Martiri delle Foibe
    NOVARA Via Vittime delle Foibe
    NOVATE MILANESE Giardino Martiri delle Foibe
    NOVENTA VICENTINA (Vicenza) Via Vittime delle Foibe
    ORIA (Brindisi) Via Martiri delle Foibe
    ORISTANO Via Martiri delle Foibe
    OSPITALETTO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    OSTRA VETERE (Ancona) Giardino Martiri delle Foibe
    OZIERI (Sassari) Via Martiri delle Foibe
    PADOVA Passaggio Martiri delle Foibe
    PADOVA Via Nicolò e Pietro Luxardo
    PAGLIARA (Messina) Proposta attesa delibera
    PAGNACCO (Udine) Piazzale Martiri delle Foibe
    PALAZZOLO SULL’OGLIO (Brescia) Piazza Martiri delle Foibe Istriane
    PARMA Via Martiri delle Foibe (seduta n.1 6.4.09 app.all’unanimità – str.n. 9)(Intit. N.1173 del 17.09.09)
    PASIAN DI PRATO (Udine) Via Martiri delle Foibe
    PERUGIA Via Vittime delle Foibe (Parco)
    PESARO (Pesaro-Urbino) Parco Esuli Giuliano-Dalmati
    PESCARA Piazza Martiri Dalmati e Giuliani
    PESCHIERA DEL GARDA (Verona) Via Caduti delle Foibe
    PIACENZA Attesa delibera del Comune
    PIETRASANTA (Lucca) Piazza Martiri delle Foibe
    PIGNATARO MAGGIORE (Caserta) Via Caduti delle Foibe
    PIOVE DI SACCO (Padova) Via Martiri delle Foibe
    PISA Rotonda Martiri delle Foibe
    POGGIORSINI (Bari) Via Martiri delle Foibe
    POMEZIA (Roma) Via Martiri delle Foibe
    PONTE SAN PIETRO (Bergamo) Piazza Martiri delle Foibe
    PONTEDERA (Pisa) Via Caduti delle Foibe
    PORDENONE Pedonale/ciclabile Martiri delle Foibe
    PORRETTA TERME (Bologna) Piazza Martiri delle Foibe
    PORTOFERRAIO (Livorno) Via Martiri delle Foibe
    PORTOGRUARO (Venezia) Via Vittime delle Foibe (attesa delibera)
    PORTOMAGGIORE (Ferrara) Via Martiri delle Foibe
    POVOLETTO (Udine) Ponte Martiri delle Foibe
    PRATO Via Martiri delle Foibe
    PRIVERNO (Latina) Giardino Martiri delle Foibe
    PUTIGNANO (Bari) Via Martiri delle Foibe
    QUATTORDIO (Alessandria) Via della Memoria (Vittime delle Foibe)
    RACCONIGI (Cuneo)
    RAPALLO (Genova) Piazzale Martiri delle Foibe
    RAVENNA fraz. Porto Corsini Parco Martiri delle Foibe
    RECANATI (Macerata) Via Martiri delle Foibe
    REGGELLO (Firenze) Via Caduti delle Foibe
    REGGIO EMILIA fraz. Coviolo Viale Martiri delle Foibe
    RICCIONE (Rimini) Piazzale Martiri delle Foibe
    RIVA DEL GARDA (Trento) Largo Caduti delle Foibe
    RIVAROLO CANAVESE (Torino) Via Martiri delle Foibe
    ROBECCO SUL NAVIGLIO (Milano) Via Martiri delle Foibe
    ROCCALUMERA (Messina) Piazzetta Vittime delle Foibe
    ROMA Via Icilio Bacci
    ROMA Via Norma Cossetto
    ROMA Via Riccardo Gigante
    ROMA (Laurentina) Largo Vittime delle Foibe istriane
    RONCHI DEI LEGIONARI (Gorizia) Piazzale Martiri delle Foibe
    ROSA’ (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    ROVATO (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    ROVERETO (Trento) Largo Vittime delle Foibe 1943 – 1947
    RUVO DI PUGLIA (Bari) Via Martiri delle Foibe
    SABAUDIA (Latina) Largo dei Martiri delle Foibe
    SALO’ (Brescia) Galleria Martiri delle Foibe
    SALO’ (Brescia) Via Martiri delle Foibe
    SAN BONIFACIO (Verona) Piazza Martiri delle Foibe
    SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) Via Luxardo
    SAN DANIELE DEL FRIULI (Udine) Parco Martiri delle Foibe
    SAN DONA’ DI PIAVE -Calvecchia (VE) Via Martiri delle Foibe
    SAN GIOVANNI ILARIONE (Verona) Via Martiri delle foibe
    SAN GIOVANNI LUPATOTO (Verona) Parco Martiri delle Foibe
    SAN LAZZARO DI SAVENA (Bologna) Via Martiri delle Foibe
    SAN MAURO TORINESE (Torino) Vittime delle Foibe e degli Esuli da Istria, Fiume, Dalmazia, Alto Isonzo.
    SAN MINIATO fraz. Ponte a Egola (Pisa) Via Vittime delle Foibe
    SAN SEVERO (Foggia) Largo Vittime delle Foibe
    SANREMO (Imperia) Via Martiri delle Foibe
    SANTA MARGHERITA LIGURE (Genova) Giardini Vittime delle Foibe
    SANTA MARINELLA (Roma) Parco Martiri delle Foibe
    SANTA TERESA di RIVA (Messina) Via Martiri delle Foibe
    SANT’ANGELO LODIGIANO (Lodi) Via Martiri delle Foibe
    SAONARA (Padova) Via Martiri Giuliani e Dalmati
    SASSARI Via Martiri delle Foibe
    SASSO MARCONI -Borgonuovo (Bologna) Piazzale Vittime delle Foibe
    SASSUOLO (Modena) Piazza Martiri delle Foibe
    SAVIGLIANO (Cuneo) Via Martiri delle Foibe
    SAVOCA (Messina) Proposta attesa delibera
    SCAFATI (Salerno) Via Martiri delle Foibe
    SEDICO (Belluno) Via Martiri delle Foibe
    SELCI Sabino (Rieti) Piazza Martiri delle Foibe
    SEREN DEL GRAPPA (Belluno) Via Vittime delle Foibe
    SERIATE (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    SERVIGLIANO (Fermo) Via Martiri delle Foibe
    SETTIMO TORINESE (Torino) Via Vittime delle Foibe
    SIMERI CRICHI (Catanzaro) Piazza Vittime delle Foibe
    SOVIZZO (Vicenza) Via Martiri delle Foibe
    SULMONA (Aquila) Via Martiri Istriani Delle Foibe
    SURBO (Lecce) Largo Vittime delle Foibe
    TARANTO Piazzale Vittime delle Foibe
    TEMPIO PAUSANIA (Olbia-Tempio) Via Martiri delle Foibe Istriane
    TEOLO (Padova) Via Martiri delle Foibe
    TERAMO Via Martiri delle Foibe
    TERAMO fraz. Piano d’Accio Via Norma Cossetto
    TERMINI IMERESE (Palermo) Largo Martiri delle Foibe
    TERMOLI (Campobasso) Largo Martiri delle Foibe
    TERRALBA (Oristano) Piazza Martiri delle Foibe
    THIENE (Vicenza) Vi Martiri delle Foibe
    THIESI (Sassari) Via Vittime delle Foibe (In ricordo dei finanzieri Andrea Serra e Giovanni Peralta)
    TOLMEZZO (Udine) Largo Vittime delle Foibe ed Esuli di Istria, Fiume, Dalmazia ed A.Isonzo (II Guerra Mondiale e dopoguerra)
    TOMBOLO fraz. Onara (Padova) Via Martiri delle Foibe
    TORRE MAGGIORE Foggia) Via Martiri delle Foibe
    TORTONA (Alessandria) Giardini Esuli Istriani, Fiumani, Dalmati e Rimpatriati
    TRENTO Via Vittime delle Foibe
    TREVISO Piazza Martiri delle Foibe
    TRICASE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
    TRIESTE Largo don Francesco Bonifacio
    TRIESTE Via Norma Cossetto
    TRIESTE Viale Martiri delle Foibe
    TROFARELLO (Torino) Via Martiri delle Foibe
    TUGLIE (Lecce) Via Martiri delle Foibe
    TUORO (Caserta) Via Martiri delle Foibe
    UDINE Parco Vittime delle Foibe
    UGGIATE TREVANO (Como) Piazzetta 10 febbraio – Giorno del Ricordo delle Vittime delle Foibe e dell’Esodo
    URGNANO (Bergamo) Piazza Martiri delle Foibe
    VALDOBBIADENE (Treviso) Parco Martiri delle Foibe
    VALEGGIO SUL MINCIO (Verona) Via Martiri delle Foibe
    VARESE Via Istria – Martiri delle Foibe
    VASTO MARINA (Chieti) Via Martiri Istriani
    VEDELAGO fraz. Casacorba (Treviso) Piazza Martiri delle Foibe
    VELLETRI (Roma) Via Martiri delle Foibe
    VENEZIA fraz. Marghera (Venezia) Piazzale Martiri Giuliano-Dalmati delle Foibe
    VENTIMIGLIA (Imperia) Giardini Martiri delle Foibe
    VERBANIA (Verbano-Cusio-Ossola) Parco Norma Cossetto
    VERCELLI Via Martiri delle Foibe
    VIAREGGIO (Lucca) Via Martiri delle Foibe (attesa oK Pref.)
    VICENZA Largo Martiri delle Foibe
    VIGEVANO (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    VIGONZA (Padova) Via Martiri delle Foibe
    VIGUZZOLO (Alessandria) Piazza Vittime delle Foibe
    VILLAFRANCA IN LUNIGIANA (Massa Carrara) Piazza Martiri delle Foibe
    VILLONGO (Bergamo) Via Martiri delle Foibe
    VITERBO Largo Martiri delle Foibe Istriane
    VITTORIA fraz. Scoglitti (Ragusa) Via Martiri delle Foibe
    VOGHERA (Pavia) Via Martiri delle Foibe
    VOLPIANO (Torino) Via Vittime delle Foibe
    ZOAGLI (Genova) Scalinata Martiri delle Foibe

    FOIBA DI BASOVIZZA

    LAPIDE A BASOVIZZA

    O tu che ignaro passi
    per questo Carso forte ma buono,
    fermati! Sosta su questa grande tomba!
    E’ un calvario con il vertice
    sprofondato nelle viscere della terra.
    Qui, nella primavera del 1945,
    fu consumato un orrendo Olocausto.
    A guerra finita!
    Nell’abisso fummo precipitati a centinaia,
    crivellati dal piombo e straziati dalle rocce.
    Nessuno ci potrà mai contare!
    Avidità di conquista, odio e vendetta
    congiurarono e infierirono contro di noi.
    Essere italiani era la nostra colpa.
    A gettarci nel baratro furono torme di invasori,
    calati nella nostra terra sotto l’influsso
    di una malefica stella vermiglia.
    Per viltà gli uomini non ci hanno reso giustizia.
    Ce l’ha resa Dio accogliendo i nostri spiriti,
    purificati da tanto martirio.
    O tu che, ora non più ignaro, scenderai da questo Carso,
    ricorda, e racconta la nostra tragedia

    Federazione Grigioverde
    2004

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