Gianni Chiodi risponde a Giustino Parisse

Giustino Parisse scrive: Le domande a cui il presidente della Regione Gianni Chiodi e il suo vice commissario Massimo Cialente (sindaco dell’Aquila) dovrebbero rispondere sono almeno cinque. La prima è la più semplice: quando verrà resa nota l’ordinanza che detterà le linee della ricostruzione? Questa ordinanza sembra uno di quei misteri tutti italiani: ci sarà, […]

Giustino Parisse scrive: Le domande a cui il presidente della Regione Gianni Chiodi e il suo vice commissario Massimo Cialente (sindaco dell’Aquila) dovrebbero rispondere sono almeno cinque. La prima è la più semplice: quando verrà resa nota l’ordinanza che detterà le linee della ricostruzione? Questa ordinanza sembra uno di quei misteri tutti italiani: ci sarà, non ci sarà. Non si sa.R: I piani di ricostruzione devono essere redatti dai sindaci dei comuni del cratere. Le linee giuda per la ricostruzione sono uno strumento che facilita questo lavoro e saranno definite entro fine settimana e tradotte subito in Decreto dopo un percorso di condivisione con i Sindaci.
La seconda: io terremotato che vorrei rifarmi la casa nel più breve tempo possibile che prospettive – in anni – ho: un anno, due anni, dieci anni, venti anni? Buio pesto anche su questo.
R: Si prospetta un attesa entro un anno per le case classificate B o C. Ad oggi le domande pervenute sono circa 4.000 già finanziate ma ad oggi i cantieri aperti sono pochissimi pertanto si sollecitano le imprese ad iniziare i lavori. Per gli immobili di tipo E i tecnici hanno richiesto una proroga per la progettazione fino al 31 dicembre e non è possibile dare avvio ai lavori prima che sia terminata la progettazione
Terza domanda: la mega struttura che si sta occupando delle linee guida a che punto è del suo lavoro e soprattutto chi ci sta lavorando?
R: Alle linee guida lavora l’Ing. Fontana e l’Ing. Nola della Struttura Tecnica di Missione (attiva dal 1° febbraio) che sarà composta dopo le selezioni da non più di 30 persone che in sinergia con i Sindaci raccolgono tutte le criticità; pertanto non si tratterà di una mega struttura. Per la ricostruzione occorre dividere 2 aree: edifici pubblici ed edilizia privata. Per gli edifici pubblici il CIPE ha stanziato 200 milioni di euro per la ricostruzione di 27 edifici pubblici tra i quali: Struttura ex archivio di Stato da adibire a locali della Corte d’Appello, Questura, Direzione Regionale Vigili del Fuoco, Direzione provinciale Vigili del Fuoco, Uffici del Provveditorato alle Opere Pubbliche, Comando Regionale Guardia di Finanza, Caserma E.I. “Campomizzi”, Palazzo di Giustizia, INPS, Caserma “Rossi” dell’Esercito Italiano, Comando Provinciale Corpo Forestale dello Stato, Casema “De Amicis” dell’Esercito Italiano e gli appalti partiranno a breve. Per quanto riguarda l’edilizia universitaria e scolastica, il Governo Nazionale ha già messo a disposizione 40 milioni di € per ricostruire:  Palazzo Carli, Palazzo Camponeschi, Palazzo Ciavoli Cortella, Centro di Calcolo, Via Assergi (centro linguistico ed aule), Via Verdi (Fac. Scienze della formazione), Ex ONPI (Fac. Scienze motorie), Piazza S. Pietro (uffici tasse e contributi), Aula Giovanni Paolo II (didattica), Aula ex ISEF (didattica), Palazzo Selli (rettorato).
Quarta domanda: la ricostruzione delle prime case, si è sempre detto, verrà finanziata per l’intero importo. Se è così quanti soldi ci vorranno, e soprattutto dove verranno presi? Per le seconde case che idee ci sono: verranno lasciate al loro destino o si prevedono contributi anche per la loro ricostruzione?
R: In conformità a quanto previsto dal Decreto legge del 28 aprile 2009 n. 39 (convertito, con modificazione nella legge 24 giugno 2009 n. 77) il CIPE ha stanziato con proprie delibere risorse pari ad oltre 7 miliardi di euro (compresi 2 miliardi di euro dalla cassa deposito e prestiti erogati attraverso l’ABI ed il Ministero dell’Economia), volte a finanziare interventi di ricostruzione:
·         la delibera 35/2009<
http://www.cipecomitato.it/docs/delibere/35_2009.pdf> assegna 3.955 milioni di euro con priorità per gli interventi che riguardano il patrimonio abitativo;
·         la delibera 46/2009<
http://www.cipecomitato.it/docs/delibere/46_2009.pdf> prevede 87,9 milioni di euro per lavori che interessano la strada statale dell’Appennino abruzzese e apulo-sannitico e 113,372 milioni di euro per la manutenzione straordinaria delle infrastrutture nell’area colpita dal sisma;
·         la delibera 47/2009<
http://www.cipecomitato.it/docs/delibere/47_2009.pdf> assegna circa 226 milioni di euro per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici danneggiati;
·         la delibera 79/2009<
http://www.cipecomitato.it/docs/delibere/79_2009.pdf> assegna 40 milioni di euro in favore della parziale ricostruzione dell’Università de L’Aquila;
·         la delibera 82/2009<
http://www.cipecomitato.it/docs/delibere/82_2009.pdf> assegna 200,85 milioni di euro, a valere sul Fondo infrastrutture, per la tempestiva esecuzione di interventi di ricostruzione di 27 edifici pubblici della città e della provincia de L’Aquila;
·         la delibera 95/2009<
http://www.cipecomitato.it/docs/delibere/95_2009.pdf> assegna 223 milioni di euro per l’anno 2009 e 567 milioni di euro per l’anno 2010, a valere sui fondi stanziati con la citata delibera 35/2009, per interventi urgenti di riparazione della unità immobiliari classificate A, B e C danneggiate a seguito degli eventi sismici.Quinta domanda: i consorzi che sono stati costituiti o verranno costituiti, alla fine saranno solo un bel gioco di società o avranno una funzione vera?
R: Le linee guida prevedono che si formino degli “ambiti” che conterranno progetti diversi, sarà garantita la massima trasparenza e per gli interventi più complessi ci saranno anche programmi integrati che prevedono una procedura di evidenza pubblica  e l’individuazione di un unico soggetto attuatore. Si invitano i cittadini ad informarsi tramite la Prefettura oppure la Struttura per la Gestione dell’Emergenza (SGE) per non incorrere in millantatori o in imprese non adeguatamente attrezzate.

Ai sensi della citata Legge 77/2009, verranno sottoposte al CIPE ulteriori proposte di assegnazione di risorse in materia di: edilizia pubblica e privata, sviluppo economico e sociale (creazione di zone franche urbane, finanziamento a contratti di programma ), sanità, reti ferroviarie.
Per quanto riguarda la seconda casa il finanziamento sarà per gli interventi strutturali e delle parti comuni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *